Alla sua prima visita, "da
turista", ad Ascoli Piceno Carlo Verdone ha scoperto "una città
meravigliosa, di un'eleganza sobria, rara, tanta premura e
gentilezza, sono rimasto colpito". Il regista lo ha detto ieri
sera, all'inaugurazione della sua mostra fotografica "Carlo
Verdone. Il colore del silenzio" in corso fino al 15 settembre
alla Galleria d'Arte Contemporanea "Osvaldo Licini" di Ascoli
Piceno, nell'ambito della Milanesiana diretta da Elisabetta
Sgarbi. "Sono stato in tutto il mondo - ha aggiunto -, ma Ascoli
non la conoscevo. Spero di farvi preso una bella pubblicità" ha
detto ancora, rivolgendosi al sindaco Marco Fioravanti,
al'assessore regionale ala Cultura Giorgia Latini e a Elisabetta
Sgarbi. Quella per la fotografia, ha spiegato, è una "passione
privata, è più di un hobby e le fotografie sono una fuga dal mio
lavoro, che amo moltissimo ma che che mi costringe a seguire
determinate regole. La commedia è un diluvio di parole, tanti
primi piani, poco spazio per la musica, la fotografia con bei
paesaggi. Solo Pietro Germi è riuscito a creare commedia con una
favolosa fotografia in bianco e nero" ha ricordato, citando il
regista che proprio ad Ascoli girò il suo ultimo film 'Alfredo,
Alfredo' con Dustin Hoffman. Quanto alla fotografia, che
riflette l'interesse di Verdone per cieli e nuvole, "non pensavo
che potesse interessare gli altri e non volevo fare il tuttologo
della situazione, finché Elisabetta Sgarbi mi ha convinto a
portare il mio lavoro in giro per l'Italia".
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