L'Associazione Luca Coscioni ha
inviato una lettera al presidente della Conferenza permanente
per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome
di Trento e Bolzano e ai Presidenti delle Regioni, con la
richiesta che sia diffusa e approvata una proposta di legge
regionale per la totale applicazione e osservanza della sentenza
Cappato n.242/19 (relativa al suicidio assistito di dj Fabo)
della Corte costituzionale. Le Marche saranno la prima Regione
italiana a discutere questa pdl riguardante le procedure e i
tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio
medicalmente assistito ai sensi della sentenza della Consulta.
Il gruppo assembleare regionale del Partito Democratico delle
Marche ha accolto l'invito dell'Associazione e depositato, a
prima firma del capogruppo Maurizio Mangialardi, la proposta di
legge.
Il testo verrà presentato in una conferenza stampa ad Ancona
venerdì 22 luglio alle ore 12:00 nella Sala Ricci a Palazzo
delle Marche, sede dell'Assemblea legislativa regionale, alla
presenza di Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca
Coasioni e di Mangialardi. Tra gli obiettivi qualificanti,
informa una nota, c'è la volontà di "garantire tempi certi di
risposta del Servizio sanitario regionale nell'applicazione
della sentenza 242/2019 affinché non si verifichi più quanto
accaduto di recente con i casi di Federico Carboni, costretto a
un calvario giudiziario di oltre 20 mesi, Fabio Ridolfi, che non
ha retto l'estenuante attesa rinunciando all'iter per il
suicidio assistito a favore della sospensione dei trattamenti di
sostegno vitale previa attivazione di percorso palliativo con
sedazione profonda e tempi diversi che in alcune ore lo hanno
portato al decesso e 'Antonio', costretto a intraprendere un
nuovo percorso giudiziario per aver ottenuto il via libera dal
comitato etico senza però avere informazioni sul farmaco e sulle
modalità di autosomministrazione".
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