"Il compito di giudicare le
responsabilità di quanto avvenuto nell'aprile 2018 con
l'incidente al serbatoio Tk 61 spetta agli organi giudicanti
della Magistratura. È diritto dei lavoratori e dei cittadini
sapere cosa è avvenuto quel giorno e per questo attenderemo gli
esiti del procedimento con fiducia e responsabilità". Lo
scrivono RSU Api Raffineria e Segreterie Territoriali Filctem
Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, in relazione all'inchiesta in cui
sono state denunciate dal Noe dei carabinieri 18 persone in
relazione all'incidente avvenuto avvenuto nel 2018 sul tetto del
serbatoio TK 61 della Raffineria Api di Falconara Marittima
(Ancona) che causò fortissime esalazioni.
"La stessa responsabilità che guida i lavoratori e le
lavoratrici che ogni giorno varcano i cancelli del sito
industriale e con la quale noi, RSU Api Raffineria e Segreterie
Territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, - scrivono -
difendiamo
quotidianamente le loro condizioni lavorative, spesso difficili
ma sempre espletate con efficienza, la loro salute e la loro
sicurezza. Siamo tuttavia costretti a denunciare il clima di
ostilità e odio che si sta creando attorno ai lavoratori,
sfociato anche in insulti e minacce anonime nei confronti di
persone che cercano di fare ogni giorno del loro meglio per
sostenere le proprie famiglie".
"Strumentalizzare tutto e tutti, compresi i lavoratori e il
sindacato, - aggiungono le Rsu e sigle sindacali - è un gioco da
piccole menti che talvolta rischia di degenerare. Nel ricordare
che fino al riconoscimento delle responsabilità sui fatti
accaduti nessuno è colpevole invitiamo quindi tutti a misurare
meglio le proprie valutazioni evitando esternazioni lesive
dell'onorabilità di singoli e istituzioni".
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