Cittadinanza onoraria e Sigillo di
Ateneo dell'Università di Urbino alla Guardia di Finanza, il
Corpo che nel 1860 con 78 finanzieri liberò la città con
successiva annessione di tutto il
territorio della "Legazione" di Pesaro e Urbino al Regno
d'Italia. L'evento è stato ricordato in una giornata
celebrativa, a cui hanno partecipato, oltre alle autorità
locali, il comandante generale della Guardia di finanza gen.
Giuseppe Zafarana, il comandante Interregionale dell'Italia
Centro Settentrionale, gen. Fabrizio Cuneo, il comandante
regionale Marche, gen. Alessandro Barbera, e il comandante
provinciale di Pesaro, col. Enrico Blandini. Presso la Sala
Serpieri del Palazzo comunale il sindaco Maurizio Gabini ha
conferito la cittadinanza onoraria alla Guardia di Finanza,
formalmente consegnata al gen. Zafarana. Allo stesso alto
ufficiale, presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di
Urbino Carlo Bo, il rettore Giorgio Calcagnini ha consegnato il
Sigillo di Ateneo. Il gen. Zafarana ha tenuto una lectio
magistralis dal titolo "Il ruolo della Guardia di Finanza
nell'attuale scenario economico-finanziario". "Istituzione
longeva, ma moderna e innovativa nello spirito e nell'azione, la
Guardia di Finanza nei suoi quasi 250 anni di storia a saputo
tutelare i princìpi e i valori di legalità e di sicurezza del
nostro Paese - si legge nelle motivazioni -, esplicando la
propria missione di Corpo di Polizia economico-finanziaria a
tutela dei cittadini e delle imprese. Un'attività solerte che ha
consentito un rinnovato approccio nei confronti dei contribuenti
e, nel contempo, un contrasto efficace di ogni forma di
sfruttamento della criminalità organizzata nei confronti dei più
deboli. Rilevante il contributo delle Fiamme Gialle nel
debellare la piaga del finanziamento al terrorismo
internazionale e nella repressione dei fenomeni legati al
commercio mondiale della droga". Le motivazioni fanno
riferimento anche all'attività di "polizia de mare" e di tutela
dell'ambiente, oltre al ruolo svolto nella liberazione di Urbino
nel 1860
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