Nelle Marche colpite al cuore
dall'alluvione dello scorso 15 settembre, il Brand Festival -
primo festival in Italia dedicato all'identità - si è aperto a
Jesi (Ancona) con una giornata dedicata alla sostenibilità. Per
iniziare il viaggio, l'organizzazione ha riempito un autobus di
imprenditori e "guru" della comunicazione, e li ha portati lungo
il Fiume Esino, in uno dei punti che meglio hanno retto
l'impatto della piena grazie ad un progetto pubblico privato che
ha visto protagonista il Gruppo Loccioni con un investimento di
tre milioni di euro.
La giornata è poi proseguita con incontri sulla mobilità
sostenibile e si è chiusa con un dibattito sul Pnrr. Per Pier
Domenico Garrone, esperto di web reputation e integrazione
nell'economia digitale, "l'agricoltura è un timone per il
governo del cambiamento climatico. La nostra salute e il nostro
benessere dipendono dal suolo. Il Pnrr deve essere rivisitato
perché restino contemporanei i suoi effetti strutturali. Ora non
convince e cresce la delusione per la concreta differenza tra
gli annunci e la qualità dei progetti".
"La maggior parte delle imprese italiane non sono pronte ad
un percorso di trasformazione sostenibile e transizione
ecologica. Ma sarà il mercato a spingerle in questa direzione",
aggiunge Francesco Tamburella, del centro di ricerca
ConsumerLab, mentre per Michelangelo Tagliaferri, fondatore
dell'Accademia di Comunicazione di Milano, "il Pnrr non è un
bancomat. Va sostenuto da una stagione di grandi riforme, e da
una sensibilità che non può essere calata dall'alto, ma
espressione della cultura e della società del nostro Paese".
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