Una scossa sismica di magnitudo 4.1 è stata percepita anche ad Ancona, alle poco prima delle 19. L'epicentro si collocherebbe sempre al largo della costa anconetana ad una profondità di 9 km e a circa 26 km dalla costa. Poi un'altra scossa di magnitudo tra 3.4 e 3.9, secondo Invg, si è registrata alle 19:45 nel Maceratese, una delle aree più colpite dal sisma del 2016 che devasto molte zone del Centro Italia. La scossa si è sentita anche nell'Ascolano. L'epicentro a due chilometri da Mogliano (Macerata) a 21 km di profondità. Al momento non si sarebbero registrati danni a cose o persone ferite, né sono arrivate chiamate o segnalazioni in tal senso o richieste di soccorso ai vigili del fuoco. "E' stata una botta secca e breve - racconta un abitante di Macerata - ma si è avvertita distintamente". Anche nel Maceratese, come nel resto del cratere sismico marchigiano del 2016, sono frequenti le scosse anche se di bassa intensità alternate, in alcune occasioni, ad altre più consistenti come quella di stasera
Oggi un'altra forte scossa, registrata in mare nella stessa zona marchigiana tra la costa pesarese e anconetana, è stata percepita distintamente anche ad Ancona. In particolare nei piani alti dei palazzi è stata sentita distintamente. E' di magnitudo 4 e, secondo i primi dati dell'Ingv, è avvenuta alle 13.35 con epicentro nella costa marchigiana anconetana ad una profondità di 9 chilometri. Ieri la scossa di magnitudo 5.7 e poi le altre.
"Tintinnio di specchi, movimento sussultorio del terreno, soprammobili che si spostavano e cane in allerta". Un residente a Senigallia racconta all'ANSA i momenti della nuova forte scossa, magnitudo 4.0, registrata al largo della costa marchigiana in particolare nella zona Senigallia in provincia di Ancona alle 13:35. Una 'botta' che è stata percepita anche nel Pesarese, a Fano, e ad Ancona. "L'abbiamo sentita distintamente, è stata molto forte ma breve", riferisce un residente di Fano. Sono stati rivissuti per qualche attimo i momenti di ieri mattina quando due forti scosse 5.5 e 5.2, rilevate davanti alla costa pesarese, avevano causato momenti di panico (qualcuno si è ferito per scappare o per oggetti caduti addosso) e danni, seppure limitati, in vari centri marchigiani. "Quando ho sentito quelle forti scosse - racconta Mario Barbaresi, fanese, ex calciatore del Torino - ho preso i cani e sono uscito. Non scattavo così neanche quando giocavo". La popolazione marchigiana resta in allerta. Serpeggia la paura di nuove scosse. Ieri sera, approfittando della chiusura oggi delle scuole, molti giovani si sono concessi qualche ora in più fuori casa. "I miei amici non volevano rientrare in casa per paura delle scosse. - racconta una giovane di Ancona - Dormiranno vestiti nel caso dovessero lasciare casa in fretta".
Proseguono le scosse sismiche in mare davanti alla costa marchigiana, in particolare pesarese e altre spostate più a sud davanti a quelle in provincia di Ancona, alcune delle quali però distintamente percepibili anche in altri centri marchigiani e romagnoli. L'ultima più elevata di magnitudo 3.4 è stata registrata alle 10:08 nella stessa zona, davanti alle coste tra Marotta di Mondolfo e Fano (Pesaro Urbino), e alla stessa profondità della scossa più forte di ieri delle 7:07 che aveva toccato magnitudo 5.5 (l'iniziale valutazione Invg era stata 5.7), seguita dopo un minuto da una 'aftershock' 5.2 più vicina alla Costa anconetana. Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, le altre scosse più rilevanti verificatesi da ieri sera sono state: una di magnitudo 3.5 alle 23:05 di ieri e un'altra di magnitudo 2.7 alle 00:15 e 2.8 delle 2:43; tutte con ipocentro compreso tra gli 8 e i 4 km di profondità ed epicentro a circa 30 km da Fano (Pesaro e Urbino).