"I poveri ci sono e non possiamo
volgere lo sguardo dall'altra parte. Ma questa mensa non vuole
dare loro solo da mangiare, ma offrire accoglienza, amore e
relazioni positive affinché nessuno si senta escluso, ma tutti
avvertano di far parte della grande famiglia umana. Il Natale è
proprio questo". Con queste parole oggi l'arcivescovo
metropolita di Ancona-Osimo Angelo Spina ha inaugurato ad Ancona
la nuova mensa della Caritas Diocesana, situata in via Berti 2,
nella ex chiesa di Santo Stefano (ribattezzata Beato Gabriele
Ferretti-S. Stefano), ristrutturata a questo scopo dopo la frana
del 1982 che l'aveva resa inagibile. Un plesso di circa 400 mq,
di cui 250 adibiti a sala da pranzo, che potrà accogliere per la
cena fino a 170 bisognosi grazie ad un banco self service
collegato ad una cucina industriale. In una stanza adiacente
inoltre gli ospiti potranno incontrarsi, usufruire dei servizi
igienici, guardare la televisione, usare internet o ricaricare
il cellulare prima o dopo un pasto caldo. Un luogo di benessere
ben illuminato e riscaldato dove dieci volontari a turno
assicureranno ai poveri affetto e assistenza a partire dal
prossimo Natale. Ed è stato lo stesso mons. Spina a raccontare
al 'pubblico' presente all'iniziativa composto anche dal sindaco
di Ancona Valeria Mancinelli, dal viceprefetto Simona
Calcagnini, dall'assessore ai Servizi sociali Emma Capogrossi
(oltre che da volontari ed esponenti delle autorità militari)
l'iter di costruzione della nuova struttura, che lui stesso ha
voluto e seguito in tutte le sue fasi per due anni. La
realizzazione è avvenuta grazie ad alcune donazioni e lasciti
testamentari per circa un milione di euro. "La carità - ha
concluso mons. Spina - non si realizza mai da soli". A celebrare
i suoi effetti in una festa prenatalizia oggi c'erano anche
alcuni suonatori di cornamusa assieme al direttore della Caritas
italiana don Marco Pagniello e a quello di Ancona-Osimo, Simone
Breccia.
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