"Abbiamo bisogno di far vincere le
forze federaliste, quelle europeiste, dentro questi socialisti
democratici perché senza una politica di difesa estera comune,
una politica energetica e migratoria comune rischiamo di essere
impotenti e di conseguenza irrilevanti". Lo ha detto,
sottolineando il "rischio di disgregazione", il sindaco di
Pesaro e candidato dem alle Europee nella Circoscrizione di
Centro, Matteo Ricci, durante un incontro elettorale,
affiancato dal Commissario Ue Paolo Gentiloni, davanti al Teatro
delle Muse di Ancona, a cui hanno partecipato tra gli altri la
segretaria del Pd Marche Chantal Bomprezzi, i deputati dem Irene
Manzi e Augusto Curti, il capogruppo in Consiglio regionale
Maurizio Mangialardi, e tanti altri esponenti del Partito
democratico di Ancona e del resto delle Marche.
"Mi fa molto piacere che Paolo Gentiloni sia qua a sostenere
questa campagna, la mia candidatura, mi riempie di orgoglio
perché Paolo Gentiloni è un riferimento istituzionale
fondamentale per il nostro Paese ed è anche grazie a lui che
abbiamo ottenuto le grandi risorse per il Next Generation Eu,
200 miliardi che stanno tenendo in piedi l'economia e stanno
provando a cambiare tante città".
Ricci non ha risparmiato fendenti al centrodestra e ha
rivendicato in qualche modo la svolta contro l'austerity in Ue.
"Ricordiamo a quelli che si vantano nei territori anche nelle
Marche, magari nelle aree terremotate, che mentre noi facevano
fare questa svolta all'Europa, - ha attaccato - loro votavano
contro: ha votato contro la Lega, ha votato contro Fratelli
d'Italia quel provvedimento, è grazie a noi che c'è stato questo
cambio di politica economica; non possiamo tornare alla politica
di austerità perché se torna l'austerità torna la recessione e
la disoccupazione. Noi abbiamo bisogno - ha concluso - di
rendere costante la politica di investimenti pubblici anche
perché sono fondamentali per la lotta al cambiamento climatico
molto più veloce di quello che immaginavamo".
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