Intesa Sanpaolo e Invitalia "uniscono le forze per sostenere e accompagnare coloro che vogliono avviare o hanno avviato, dopo il 21 giugno del 2017, attività imprenditoriali nelle aree colpite dal sisma".
Un'azione, spiega il Gruppo bancario, "resa possibile dalla Convenzione tra Invitalia, Agenzia per lo sviluppo e ABI, cui a suo tempo Intesa Sanpaolo ha prontamente aderito. Un supporto che si auspica fondamentale per la rinascita di una parte fondamentale del tessuto economico marchigiano che non a caso riguarda ben 85 Comuni della regione compresi nel cosiddetto cratere sismico: 44 in provincia di Macerata, 22 di quella di Ascoli Piceno, 17 del Fermano e 2 della provincia di Ancona".
Questo incentivo sarà presentato oggi, 20 ottobre, nel pomeriggio nella Sala Stampa dell'Università di Camerino, nell'ambito dell'incontro "Resto qui: Intesa Sanpaolo al fianco dei piccoli imprenditori". Saranno presenti il Magnifico Rettore Claudio Pettinari, il Senior Professional di Invitalia Giuseppe Glorioso, Vincenzo De Marino e Mario Iezzi, rispettivamente Direttore Commerciale Retail Emilia-Romagna e Marche e Direttore Area Retail Fabriano di Intesa Sanpaolo.
"Come prima banca italiana e delle Marche siamo impegnati a sostenere imprese e famiglie nei periodi difficili e al contempo alimentare le basi per una rinnovata crescita - spiega Vincenzo De Marino, Direttore Commerciale Retail Emilia-Romagna di Intesa Sanpaolo -. 'Resto qui', che oggi presentiamo presso l'Università di Camerino insieme ad Invitalia, rappresenta una misura semplice ed efficace per sostenere la tenuta e la rinascita del tessuto economico e occupazionale delle aree colpite dagli eventi sismici, favorendo la nascita di nuove iniziative da parte dei residenti ma anche di coloro che qui vogliono trasferirsi, contrastando così anche gli eventuali fenomeni di spopolamento. A ciò - aggiunge De Marino - si sommano ovviamente tutte le misure messe in campo dal Gruppo a sostegno delle imprese di ogni dimensione. Quest'anno, per sostenere le aziende italiane ad affrontare la crisi energetica e il contesto determinato dalla guerra, Intesa Sanpaolo ha già stanziato oltre 20 miliardi di euro di plafond, più altri 8 miliardi per le famiglie, per un pacchetto di 30 miliardi complessivi di aiuti per l'economia reale stanziato dal Gruppo".
Nell'ambito di "Resto qui" possono essere finanziate startup innovative e tradizionali, le iniziative imprenditoriali avviate dopo il 21 giugno 2017 e quelle da costituirsi che operano nei principali settori economici, come artigianato, servizi a imprese e persone, attività turistiche, ristorazione, editoria, trasformazione di prodotti agricoli, commercio all'ingrosso e dettaglio. Escluse le attività agricole.
Possono fare domanda per le agevolazioni i soggetti tra i 18 e i 55 di età residenti nelle aree del cratere sismico o disponibili a trasferirvisi. Il requisito di residenza può comunque essere soddisfatto trasferendosi nelle aree del cratere sismico entro 60 giorni dalla comunicazione dell'esito della domanda, termine esteso a 120 giorni per chi risiede all'estero.
Le agevolazioni "prevedono un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili erogato da Invitalia, un finanziamento bancario pari al 50% delle spese ammissibili garantito dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, un contributo in conto interessi riconosciuto da Invitalia.
Rientrano tra le finalità finanziabili anche l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature hardware, software, soluzioni ITC, materie prime e materiali da costruzione". Esclusivamente attraverso il sito www.invitalia.it, possono presentare la domanda le società (anche cooperative), i liberi professionisti e le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017. Per informazioni e assistenza sono a disposizione della clientela le filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo. (ANSA).