(ANSA) - ANCONA, 21 APR - L'uso di pesticidi nelle Marche è
diminuito del 40% rispetto a 20 anni fa. Lo fa sapere Coldiretti
Marche, aggiungendo che "la regione, tra le pioniere del
biologico, è divenuta una delle terre più green d'Europa con
quasi 112mila ettari convertiti, quasi il 24% del totale della
superficie agricola utilizzata contro il 16,6% della media
italiana e l'8,5% della media europea". A ridosso della Giornata
della Terra, istituita dalle Nazioni Unite e celebrata ogni 22
aprile, l'associazione degli agricoltori spiega che, nelle
Marche, "protagonisti di questa rivoluzione ecologista sono i
giovani che sempre più scelgono il settore primario come loro
traiettoria di futuro". Oltre 1.500 le aziende agricole con al
timone un under 40, gli istituti agrari nell'ultimo anno hanno
avuto un +16% di iscritti, e sono un migliaio di universitari
iscritti alla facoltà di Scienze Agrarie dell'Università
Politecnica delle Marche. "Significativo il fatto che le imprese
agricole condotte da giovani siano in aumento nella nostra
regione - commenta Maria Letizia Gardoni, presidente Coldiretti
Marche -, soprattutto dopo i periodi di crisi: il terremoto, la
crisi pandemica. L'agricoltura marchigiana sta dimostrando
grande capacità di resilienza proprio perché riesce a
diversificare la propria attività attraverso le moderne imprese
multifunzionali.". Si tratta - aggiunge - di "aziende che non
solo producono e creano lavoro ma che generano valori universali
quali la conservazione degli ambienti naturali, tutela della
salute, cura delle comunità". Imprenditori che non sono solo
"produttori", ma "custodi del territorio e delle biodiversità",
"pronti a fare la loro parte anche per quanto riguarda il
risparmio energetico, tema quanto mai d'attualità in questo
periodo di rincari dei costi di carburanti, gas ed elettricità
dovuti alla crisi post pandemica prima e alla guerra in Ucraina
ora, attraverso la riduzione e il riutilizzo dei rifiuti e
l'utilizzo di energie rinnovabili". (ANSA).