Porti: Wwf, incompatibile con ambiente superporto monfalcone
Zona prima in Italia per numero specie ornitiche nidificanti
16 gennaio, 18:34(ANSA) - TRIESTE, 16 GEN - Per il Wwf del Friuli Venezia Giulia nel ventilato progetto di potenziamento dell'attivita' portuale a Monfalcone (Gorizia) e a Trieste ''non si puo' non tener conto della tutela ambientale della zona compresa tra la costa di Monfalcone e le prime colline carsiche''.
In una nota il Wwf ha ricordato che ''la zona e' a livello italiano la prima per numero di specie ornitiche nidificanti, com'e' risultato nel primo 'Atlante degli uccelli nidificanti in Italia' (Meschini & Frugis, 1993). Pertanto - secondo l'associazione ambientalista - va considerata a tutti gli effetti un hot spot della biodiversita'. Cio' e' dovuto proprio alla compresenza in uno spazio ridotto di habitat diversi: la costa rocciosa della costiera triestina, quella bassa e sabbiosa del Golfo di Panzano, gli ambienti aridi del Carso e quello alofilo lagunare del Lisert''.
Ciascuno di questi ambienti - secondo il Wwf - rappresenta un habitat per diverse specie animali e vegetali, alcune di grande pregio. Il progetto di superporto proposto comprometterebbe l'intera area, con l'interramento del Porto Romano (Marina vecia), della Cassa di colmata attiva, oltre alla completa urbanizzazione del canneto del Lisert e dello stagno cosiddetto ex- Enel, tralasciando solo una minima parte di bosco e della sponda del Timavo, dove insistono degli ormeggi, oltre all'area Sic.
Inoltre, il progetto presentato prevede - sul lato a mare - il prolungamento della banchina fin davanti al Sito d'Importanza Comunitaria per la realizzazione di un terminal container (piattaforma a mare), spingendosi in un tratto di mare poco profondo e frequentato da specie ornitiche del Centro-Nord Europa e molto rare in Italia, come lo svasso cornuto, la moretta codona, le strolaghe. Nell'area del canneto del Lisert, individuata dal censimento BioItaly come Sito di Importanza Nazionale, troverebbe posto un terminal ferroviario e un'area logistico-produttiva: in quest'area nidificano specie comprese nella Direttiva Europea ''Uccelli'', come il Falco di Palude e vi sverna regolarmente il Tarabuso (con probabile nidificazione nel 2004) ed e' l'unico sito in Regione e tra pochi in Italia - conclude il Wwf - in cui e' regolarmente presente durante le migrazioni anche con oltre 10 individui la Moretta tabaccata''. (ANSA).