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Porti: grazie al petrolio, Trieste primo porto italiano

Per volume di merci (56 mln tonn) nel 2013 superata Genova

11 febbraio, 11:26
IL PORTO DI TRIESTE IL PORTO DI TRIESTE

di Francesco De Filippo

Era cominciato in sordina nel biennio 2011/12 con un graduale aumento e segni positivi, poi nel 2013 il rafforzamento si è stabilizzato fino a far diventare Trieste il primo porto italiano per volume di merci, davanti a Genova, e il decimo tra i primi venti grandi scali d'Europa. Lo scorso anno sono transitate per il capoluogo giuliano circa 56 milioni di tonnellate (+15,11%), come ha precisato l' Autorità Portuale locale; con un significativo distacco su Genova (49,5 mln; -3,7%). Una ragione specifica di questo successo è dato dal traffico petrolifero, principale voce merceologica per lo scalo triestino. Da solo, il petrolio 'vale' 41,3 milioni di tonnellate (+18%). Ma il risultato non va sminuito perché ben degna di nota è la percentuale di crescita del numero di Teu: dal 2010 al 2013 l'aumento è stato del 63%.

Soltanto nel 2013 si è registrata un'impennata dell' 11,49% sull'anno precedente. In termini oggettivi il numero di Teu movimentati l'anno scorso non è strabiliante - 458.497 mila Teu - ma l'incremento non ha paragoni in Italia. Genericamente nei porti nazionali si sono registrati cali e là dove invece c'è stato un aumento è ben distante da queste cifre. Specificatamente, Trieste, grazie alla collaborazione con il Gruppo TAL, si classifica oggi al primo posto tra i porti petroliferi del Mediterraneo. Ma un aumento si registra anche nel movimento passeggeri, con +49,74%, passando da 98.647 a 147.718 unità, in quello dei veicoli su nave e ferry/RoRo (+45,26; da 186.919 a 271.519 veicoli e RoRo). La città insomma si conferma "la porta della Turchia verso l'Europa con la più trafficata autostrada del Mediterraneo", come ha precisato alcuni giorni fa la presidente dell'Autorità Portuale, Marina Monassi, che parla di "una politica manageriale di gestione dello scalo in contatto con le esigenze degli operatori".

All'indomani della chiusura di Venezia alle mega navi, c'è poi tutto da sfruttare il segmento crocieristico. L'ad di Costa Crociere, Michael Thamm, giunto in visita a fine gennaio, ha annunciato che la compagnia intende raddoppiare nel 2015, step by step, i dati passeggeri del 2013, portandoli da 80 mila a 130 mila. Da aprile prossimo farà 16 'toccate' una nave di media dimensione (1.300 passeggeri), poi l'anno prossimo si passerà a 30 e di una nave di grandi dimensioni (duemila passeggeri). Un interessante piano di sviluppo per il quale però occorrerà che Trieste si doti di impianti e attrezzature specifiche. E che rimanga meno isolata dal punto di vista dei trasporti con il resto d'Italia. (ANSA).

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