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Porti: Trieste; concessione 60 anni Molo VII a Tmt

Società investirà 188 mln nello scalo giuliano

16 dicembre, 17:23
Porti: Trieste; concessione 60 anni Molo VII a Tmt Porti: Trieste; concessione 60 anni Molo VII a Tmt

 (ANSA) - TRIESTE, 16 DIC - La sottoscrizione di una concessione sessantennale alla Trieste Marine Terminal (Tmt) del Molo Settimo al Porto di Trieste, collegata a "un investimento privato estremamente importante" è stata presentata oggi dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani. La concessione, firmata lo scorso primo dicembre dall'Autorità portuale, è stata illustrata, oltre che da Serracchiani, dal commissario straordinario dell'Autorità Portuale Zeno D'Agostino, dal sindaco di Trieste Roberto Cosolini, dall'azionista di riferimento di To Delta (controllante Tmt) e presidente di Italia Marittima, Pierluigi Maneschi, e dal presidente di Tmt, Fabrizio Zerbini. La concessione segue un investimento di Tmt pari a 188 milioni di euro, di cui una prima tranche di 100 "ha un preciso cronoprogramma", ha precisato D'Agostino, che ha superato un intoppo legato a una procedura di infrazione della Commissione europea, "un lavoro di squadra - ha aggiunto - partito fin dall'inizio". "Si tratta di un privato che sta investendo ancora una volta sul porto di Trieste - ha aggiunto Serracchiani - e questo investimento si accompagna a risorse pubbliche, tra cui i 50 milioni sulla parte ferroviaria di Campo Marzio che permetteranno alle infrastrutture del porto di Trieste di fare davvero un vero salto di qualità". Il primo passo dell'intervento di Tmt riaguarda l'allungamento di 100 metri per 400 di larghezza della banchina lato Sud, che vanta il maggior pescaggio del Mediterraneo (18 metri), in modo da permettere l'ormeggio contemporaneo di due navi da 14 mila Teu. Il secondo step prevede un ulteriore allungamento di 100 metri per 400 di larghezza, mentre altri 100 metri di lunghezza sono previsti nella terza fase, più 20 metri in larghezza, per consentire l'ormeggio delle navi "feeder", le unità più piccole che possono collegare Trieste ai porti dell'Adriatico dai fondali più bassi. Contemporaneamente, ulteriori interventi riguardano le gru e altre infrastrutture. I preliminari dei lavori, che avranno inizio operativo nei primi mesi del 2017 per essere completati entro la fine del 2018, sono già iniziati con i carotaggi e gli abbattimenti di alcuni magazzini e di una rampa. Secondo Pierluigi Maneschi, il porto di Trieste deve valorizzare le procedure di sdoganamento e non limitarsi a essere scalo di transito, ma "è l'unico porto d'Italia che può crescere perché c'è un mercato di circa cinque milioni di contenitori al quale possiamo partecipare, e questo vorrebbe dire dar lavoro ad altre mille persone". Attualmente Tmt conta 185 dipendenti diretti e tre uffici propri a Monaco, Vienna e Budapest, a riprova dell'importanza cruciale dei collegamenti ferroviari dello scalo triestino.

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