Economia del mare, Sardegna strategica nel Mediterraneo
Monceri (Intesa San Paolo), scalo Cagliari è hub italiano
08 settembre, 18:39(ANSA) - CAGLIARI, 8 SET - Il ruolo della Cina, il nuovo canale di Suez, persino l'allargamento di quello di Panama: la crescente centralità del Mediterraneo nelle rotte globali e nelle strategie degli operatori marittimo-portuali è legata a questi fattori, nonostante l'instabilità politica dell'area. In questo contesto, secondo l'ultimo rapporto sull'Economia del Mare di Srm, centro studi di Intesa Sanpaolo per il Mezzogiorno, grazie alla sua posizione geografica la Sardegna può cogliere meglio di altri le opportunità che si aprono.
Non è un caso che il 93% dell'import-export dell'Isola, per un valore di 10,8 miliardi di euro (pari a un terzo del Pil della Regione) avvenga via mare (principali aree di riferimento: Medio Oriente e Nord Africa). Il ribasso del prezzo del petrolio greggio ha tuttavia condizionato il trend dell'ultimo periodo: il volume degli scambi nel primo trimestre 2016 è stato pari a 1,5 miliardi di euro, quasi la metà rispetto ad analogo periodo nel 2015. Il porto di Cagliari è comunque in salute: terzo in Italia per merci (41 milioni di tonnellate nel 2015) e quinto per container (748mila nel 2015, erano circa 300mila nel 2008).
"Per il segmento container lo scalo isolano è uno degli hub italiani - spiega Pierluigi Monceri, direttore regionale Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna di Intesa Sanpaolo - Considerato che a Cagliari l'83% dei container è in transito e genera un fatturato di 185 milioni di euro, se ipotizzassimo di lavorare la metà di quei container, ovvero 308mila, avremmo un fatturato di 895 milioni di euro.
"C'è una certa differenza tra lavorare un container e limitarsi a trasferirlo - osserva l'assessore ai Trasporti, Massimo Deiana - come Regione siamo al lavoro perché almeno un terzo sia lavorato in regime di zona franca". Per farla decollare, precisa, "abbiamo già stanziato le prime risorse". In forte crescita (+226%) sempre nel porto di Cagliari, anche il numero dei passeggeri, 267mila, e degli autoveicoli (+22%). Per il direttore generale di Studi e ricerche per il Mezzogiorno, Massimo Deandreis, "puntare con più convinzione sulle imprese del cluster marittimo e sull'attuazione della Riforma Delrio, che riorganizza 57 porti di rilevanza nazionale in 15 nuove Autorità portuali, diventa quanto mai strategico per una regione dove, ogni anno, passano dai suoi porti oltre mezzo milione di turisti". (ANSA).