Cina-Giappone: isole contese, protesta diplomatica Pechino
Dopo visita su arcipelago di 4 politici nipponici
04 gennaio, 09:05> (ANSA-REUTERS) - PECHINO/TOKYO, 3 GEN - Monta la tensione diplomatica fra la Cina e il Giappone dopo la visita di quattro politici nipponici su alcune isole rivendicate da entrambi i Paesi, nel Mare cinese. Pechino ha infatti inviato oggi una nota di protesta diplomatica a Tokyo ribadendo la ferma e convinta determinazione a salvaguardare la sua sovranità sulle isole.
"Il governo cinese ha già inviato un messaggio duro di protesta alla controparte giapponese. Voglio ripeterlo, le isole Diaoyu e altre isole legate (alle prime, ndr) fanno parte della Cina dai tempi antichi, e la Cina ha indiscussa sovranità su queste", riporta una nota del portavoce del ministro degli Esteri cinese, Hong Lei.
Secondo quanto hanno riferito i media nipponici, quattro politici giapponesi, inclusi due parlamentari della città di Ishigaki a Okinawa, sono arrivati questa mattina in una delle isole contese. Ishigaki è il centro responsabile dell'amministrazione delle isole, secondo Tokyo. I quattro, dopo avere effettuato un giro di circa due ore dell'isola, sono ripartiti a bordo di una piccola imbarcazione, racconta un ufficiale Guardiacoste giapponese, aggiungendo che i quattro rischiano di essere interrogati dalla polizia, in quanto il Giappone vieta l'approdo sulle isole in questione.
Le isole disabitate, chiamate Senkaku in giapponese o Diaoyu in cinese, fanno parte di una storica disputa fra la Repubblica popolare e i Paesi vicini. La zona è infatti circondata da acque ricche di pesce e fondali marini ritenuti ricchi di idrocarburi.
Lo scorso dicembre il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda ha effettuato una visita di due giorni a Pechino dove ha incontrato il suo omologo cinese Wen Jiabao per discutere di questioni marittime. I rapporti diplomatici fra i due Paesi sono andati lentamente peggiorando dal 2010 dopo l'arresto in Giappone di un capitano di una nave da pesca cinese, accusato di aver urtato una motovedetta giapponese, vicino all'arcipelago. Le violente proteste di Pechino e le misure di rappresaglia adottate dalla Cina avevano costretto le autorità nipponiche a rilasciarlo e a rinunciare ad ogni penale. Nel 2008, Pechino e Tokyo hanno raggiunto un accordo di principio nello sfruttamento di gas in quest'area, ma successivamente il Giappone ha accusato la Cina di violare l'accordo. (ANSA-REUTERS)