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Nave Costa: trovata 17/a vittima, e' donna equipaggio

Maltempo fa slittare svuotamento serbatoi;polemiche risarcimenti

29 gennaio, 14:08
NAVE COSTA: TROVATO IL CORPO DELLA 17MA VITTIMA, UNA DONNA NAVE COSTA: TROVATO IL CORPO DELLA 17MA VITTIMA, UNA DONNA

(dell'inviato Domenico Mugnaini) (ANSA) - ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO), 28 GEN - La notizia del ritrovamento di un'altra vittima del naufragio della Costa Concordia, la diciassettesima, arriva sul porto del Giglio poco prima delle 13. E' stata identificata: è un membro dell' equipaggio della nave, Erika Fani Soriamolina, cittadina peruviana. Aveva indosso ancora la divisa ed è stata trovata dai sommozzatori della guardia di finanza. I suoi familiari, i genitori e la sorella, che come ogni giorno stamani erano arrivati al Giglio, alle 16 erano ripartiti per la terraferma. Per giorni avevano pregato, chiesto quel "miracolo" di cui aveva parlato tre giorni fa il Capo della Protezione civile Franco Gabrielli a proposito della possibilità di trovare persone ancora in vita. Il ritrovamento, però, premia l'impegno dei soccorritori che da martedì scorso non erano riusciti a trovare nessuno di quanti ancora mancano all'appello, 15 in tutto, ed è stato contemporaneo all'altra notizia, certamente non positiva, arrivata sul porto: tra gli uomini impegnati allo svuotamento del carburante dai serbatoi della Costa Concordia si cerca di trasmettere ottimismo, ma alla fine tocca al portavoce della Smit, la società olandese specializzata in questi interventi, annunciare che fino a metà della prossima settimana le operazioni sono sospese. Sicuramente fino a martedì.

Il mare, ingrossatosi stamani, il vento e le correnti non garantiscono la sicurezza agli uomini. I pontone Meloria, della ditta Neri, che fa da base operativa per i sommozzatori della Smit, si è dovuto staccare dalla Concordia e le previsioni meteomarine indicano un peggioramento a partire da domani.

La cosa positiva, assicurano gli olandesi, è che la nave è "stabile" e i serbatoi, quattro dei quali sono già pronti (per altri due basterebbe "mezza giornata di lavoro"), non danno segnali di perdite di combustibile. Certo, difficilmente, saranno rispettati i tempi che erano stati indicati, 28 giorni: "da quando inizieremo a svuotare i primi sei serbatoi, quelli che contengono oltre il 50% delle 2400 tonnellate di gasolio - spiega Martijn Schuttevaer, portavoce della Smit - ci vorranno almeno tre settimane". Una tempistica che sarà influenzata giorno per giorno dal mare. Ancora più lunghi quelli per le operazioni sui serbatoi interni: "non abbiamo avviato neppure le operazioni di verifica delle vie di accesso".

Insomma, nessuno lo dice, ma al Giglio dovranno convivere per diversi mesi con i rischi di un'emergenza ambientale, che al momento tutti assicurano non c'é. Anche quei filamenti tessili che ieri erano stati segnalati in mare, in realtà altro non sono, lo ha confermato l'Arpat, che residui delle panne assorbenti sistemate per precauzione intorno alla Concordia.

Una buona notizia anche per la Costa Crociere, per la quale dagli Stati Uniti rischia di arrivare un'altra 'tegola', pesante come un macigno: sei passeggeri della Concordia hanno presentato ieri a Miami una denuncia contro Carnival e Costa: la richiesta di risarcimento è di 460 milioni di dollari. I 14 mila euro proposti ai naufraghi dalla Compagnia sarebbero così solo una goccia nel mare dei risarcimenti. Anche in Italia più di un naufrago sembra poco propenso ad accettare quella che il Comitato dei naufraghi siciliani definisce una proposta "ridicola", prendendosela anche con quelle associazioni dei consumatori che l'hanno già accettata. (ANSA).

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