Coppa America: Maspero, se multiscafi Azzurra non ci sara'
Con multiscafi solo gioco per ingegneri ed evento mediatico
03 settembre, 14:07 (ANSA) - ROMA, 3 SET - ''Tutto fa pensare che la 34/ma America's Cup stia andando verso il multiscafo. In questo caso, Azzurra non ci sara'''. Parola di Giovanni Maspero, fondatore e responsabile del team sportivo di Azzurra, il progetto tutto Made in Italy rinato nel 2009 sotto l'egida dello Yacht Club Costa Smeralda che punta a rinverdire gli allori del 1981 quando porto' la sfida italiana in Coppa America con il suo presidente, l'Aga Kahn e Gianni Agnelli.
Il team di Azzurra aspetta di conoscere i contenuti della conferenza stampa indetta per il 13 settembre a Valencia, soprattutto la tipologia della barca che verra' utilizzata nella prossima edizione della Coppa America. Gli organizzatori della 34/ma America's Cup parlano di una classe nuova, dinamica e spettacolare.
Dopo quasi 30 anni Azzurra e' tornata a navigare, ed e' stato ancora l'Aga Kahn, insieme a Riccardo Bonadeo (Commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda) e Giovanni Maspero a riportare in acqua un equipaggio esclusivamente italiano con l'obiettivo di partecipare alle piu' importanti competizioni veliche internazionali. Al suo esordio lo scorso anno, il team di Azzurra ha vinto la prima tappa del Louis Vuitton Trophy di Nizza.
''E' ancora forte - dice Maspero - il nostro interesse per una competizione tra monoscafi. Insieme a Team Origin abbiamo piu' volte chiesto di sederci a un tavolo per discutere sul nuovo protocollo, ma ci siamo trovati in un vuoto di comunicazione da parte del Comitato Organizzatore. Se si abbandonasse il monoscafo, la Coppa America diventera' solamente un evento mediatico senza il fascino del match race, un gioco puramente tecnologico fatto per gli ingegneri, dove contano solo i denari e il potere, insomma una corsa tra cavalli piuttosto che una partita a scacchi''.
Secondo Maspero, l'investimento sui talenti italiani della vela e' da sempre il principale obiettivo del Team Azzurra: ''Con l'Aga Kahn abbiamo sempre creduto nell'italianita' del progetto, anche in questo sport si preferiscono troppo spesso i campioni esteri. I nostri velisti devono poter emergere perche' hanno tutte le capacita' di lavorare in gruppo e le competenze sportive per portare ai massimi livelli la vela italiana, ma c'e' bisogno di tempo per far crescere una nuova squadra. E poi abbiamo avuto il privilegio di portare per la prima volta due fratelli in equipaggio, Checco e Ganga Bruni''.
Indipendentemente dal futuro della prossima America's Cup, il Team Azzurra prosegue la sua avventura sui principali campi di regata internazionali, attualmente a St. Moritz per l'ISAF World Match Racing Tour, poi al Mondiale TP52, e probabilmente alla prossima tappa del Louis Vuitton Trophy di Dubai. (ANSA).
(di Antonella Alberici)