Nautica: diporto, 300 mila posti di lavoro in ultimi 5 anni
Ingegneri del mare a confronto sulle potenzialita' del settore
07 ottobre, 12:36(ANSA) - GENOVA, 6 OTT - Sono 13.247 i posti barca inaugurati tra il 2007 e il 2011 in Italia e 18.405 quelli in fase di costruzione per oltre 100 nuove 'marina'. Se si stima che per ogni porto turistico - dimensione media pari a 300 posti barca - sono impiegate circa 300 persone, la nautica da diporto ha garantito, negli ultimi 5 anni, oltre 300 mila posti di lavoro.
Questi i numeri emersi dal convegno 'Ingegneria & Portualita': New Engineering Technologies in Marinas', svoltosi oggi presso il Salone Nautico di Genova e promosso dall'Ordine degli Ingegneri della provincia di Genova in collaborazione con il Consiglio Nazionale Ingegneri (Cni).
''L'Ingegneria del mare e' un nuovo modo di affrontare le complesse problematiche del mondo nautico, che non puo' prescindere dai vari saperi della professione: meccanica, navale, elettrica, elettronica ed impiantistica'', spiega Gianni Rolando, presidente del Cni. ''Noi ingegneri siamo chiamati a dare il nostro contributo - aggiunge - a partire dallo studio di fattibilita' alla progettazione e direzione lavori fino al collaudo dei porti turistici''.
Un mercato, quest'ultimo, che ha subito un calo generalizzato dei servizi, con una riduzione del 15% degli ormeggi in transito, del 20% di vendita di carburante e una forte stagnazione della commercializzazione di posti barca.
Per quanto riguarda i prezzi medi di affitti annuali dei porti turistici italiani, il Tirreno risulta il mare piu' costoso, a ruota seguono l'Adriatico settentrionale, il mar Ligure e la Sardegna mentre piu' abbordabili i prezzi dello Ionio, dell'Adriatico centrale e della Sicilia.
''Il convegno e' l'occasione - sottolinea Francesco Boero, presidente dell'ordine degli ingegneri della provincia di Genova - per lanciare la proposta di istituire un tavolo permanente di libero dibattito interdisciplinare sull'ingegneria del mare dal quale si auspica la nascita di un testo di riforma di semplificazione e sviluppo che verra' trasmesso alle Istituzioni nazionali e locali''.(ANSA).