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Vela:Napoli ricorda Croce e Straulino a 100 anni da nascita

Una mostra al Circolo Canottieri su "Operazione sole mio"

14 ottobre, 16:25
(ANSA) - NAPOLI, 14 OTT - Un omaggio a due grandi uomini di mare che hanno segnato la storia della vela italiana, Beppe Croce e Tino Straulino, protagonisti delle Olimpiadi del 1960 di vela che si svolsero nel Golfo di Napoli. E proprio la città partenopea li ricorda stasera al Circolo Canottieri per celebrare il centenario della loro nascita: a raccontare dei due personaggi, nati entrambi nel 1914, ci saranno il presidente onorario della Federazione Italiana Vela, Carlo Rolandi, e l'Ammiraglio Giancarlo Basile. Con loro Pippo Dalla Vecchia, ex presidente del Circolo Savoia e attuale numero uno del Comitato Grande Vela che ha organizzato l'evento. Beppe Croce e Agostino Straulino sono considerati, rispettivamente, il più grande dirigente e il più grande atleta che l'Italia abbia mai potuto vantare. Uniti dall'anno di nascita ma anche dal 1960, l'anno dell'olimpiade di Roma che il primo genovese, visse da presidente del comitato organizzatore della vela, e il secondo, nato nell'isola di Lussino nell'Istria italiana, ora Croazia) da timoniere della Classe Star a bordo di "Merope III" insieme con Carlo Rolandi.

Ma le loro gesta sono indissolubilmente legate anche a Napoli che ha visto tappe importanti della loro carriera. Proprio al Circolo Canottieri Napoli, Tino Straulino, ammiraglio della Marina Militare Italiana, ormeggiava la sua imbarcazione e dal Molosiglio e dal Circolo Canottieri partiva per le sue imprese sportive. E ai Giochi del '60, le cui gare veliche si svolsero a Napoli, è dedicata anche una mostra fotografica in cui Paolo Rastrelli, ricorda l'Operazione Sole mio, come venne intitolato l'allestimento organizzativo delle regate olimpiche a Napoli.

"Napoli non ha dimenticato - spiega Pippo Dalla Vecchia - due personaggi che hanno attraversato la vita sportiva nazionale in maniera esemplare e hanno lasciato una traccia indelebile anche nella nostra città. Straulino faceva regate per la Sezione Velica della Marina Militare e Croce, ogni volta che si doveva organizzare una regata importante, pensava sempre a Napoli come luogo ideale. Io ho avuto il privilegio di essere vicino ad entrambi e mi ritengono fortunato per questo".

"Il mio rapporto amicale con Beppe Croce - spiega Carlo Rolandi - iniziò nel 1950, in occasione del Campionato del Mondo Star che si svolgeva a Chicago e a cui partecipavano anche Straulino e Tito Nordio con i rispettivi equipaggi.

Da allora e sino alla sua scomparsa ho avuto modo di condividere con lui la lunga vita in seno alla Federazione e il suo esperto consiglio mi ha sempre accompagnato". (ANSA).

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