Australia: allarme attacchi, ecco le mute anti-squalo
Elude e Diverter,una rende invisibili,l'altra respinge pescecani
18 luglio, 17:54(di Claudio Marcello) (ANSA) - SYDNEY, 18 LUG - Arrivano le mute anti-squalo. Dopo un anno contrassegnato da cinque attacchi mortali condotti da pescecani in Australia, un dato senza precedenti, sono stati battezzati oggi due tipi assolutamente innovativi di mute per surfisti e nuotatori subacquei. La prima versione, Elude, è designata per rendere 'invisibile' la persona che la indossa. L'altra, Diverter, serve a respingere il predatore.
Le mute, presentate oggi a Perth, in Australia Occidentale, sono state sviluppate dagli scienziati dell'Istituto degli Oceani dell'Università dell'Australia Occidentale, e dai designer della ditta specializzata Shark Attack Mitigations Systems (Sams), usando un mix di scoperte scientifiche e di osservazioni sul comportamento degli squali. La muta che rende 'invisibili' si basa sulla scoperta che gli squali sono daltonici: Elude è disegnata in azzurro e bianco per mimetizzare fra le onde il nuotatore subacqueo o surfista. La Diverter invece, dedicata in particolare ai surfisti, porta vivide strisce bianche e blu scuro, che riproducono segni naturali di avvertimento per i predatori per respingere un potenziale attacco. E' corredata da un adesivo con lo stesso disegno, da applicare sul fondo della tavola da surf o della moto d'acqua.
"Molti animali in biologia sono respinti da animali nocivi, che lanciano segnali che in qualche modo dicono 'non mi mangiare'", ha spiegato il prof. Shaun Collin, responsabile scientifico del progetto. "Abbiamo copiato la tecnologia della natura, basata su strisce di forte contrasto. Chi indossa la muta sarà ben visibile, e l'idea è che lo squalo lo vedrà come cibo sgradito e continuerà per la sua strada". "Siamo riusciti a interpretare le conoscenze sulla percezione di luci e colori da parte degli squali e convertirle in materiali in grado di creare confusione ai loro sistemi visivi", ha aggiunto. Le mute, protagoniste di un documentario del National Geographic sugli squali australiani, sono state sottoposte con successo a sperimentazioni con squali tigre e grandi squali bianchi, ma usando manichini, non ancora con soggetti umani. I predatori marini sono passati senza neanche rallentare davanti ai nuovi disegni, avventandosi invece sulle mute nere convenzionali che ai loro occhi sembrano foche, il loro pasto preferito. Gli squali sono comuni nelle acque australiane, ma gli attacchi mortali in passato sono stati rari, con un solo incidente fatale su una media di 15 l'anno. Secondo gli esperti, il numero medio di attacchi in Australia è aumentato in linea con la crescita della popolazione e con la popolarità degli sport acquatici.(ANSA).