Naufragio: in aumento i flussi irregolari nel 2013
Censis,in calo permessi soggiorno per lavoro,colpa della crisi
09 ottobre, 18:13(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Aumenta il numero degli immigrati irregolari che raggiungono le coste del nostro paese. Nei primi otto mesi del 2013 sono arrivate in Italia 21.241 persone, contro le 15.570 registrate nel corso di tutto il 2012. Nel frattempo la crisi economica ha inciso sul rilascio dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro, che sono diminuiti (19.342 nel 2011, 66.742 nel 2012), e sull'aumento della disoccupazione: il tasso tra i nati all'estero è passato dall'11,6% del 2011 al 13,8% del 2012. L'analisi è del Censis, che in occasione della presentazione, oggi al Cnel, del rapporto Ocse ''International Migration Outlook - Prospettive sulle migrazioni internazionali 2013'', ha diffuso un'anticipazione del contributo italiano per la prossima edizione del rapporto. ''Chiediamo che il problema dell'immigrazione diventi un problema dell'intera comunità europea - ha affermato Giorgio Alessandrini, presidente delegato dell'Organismo nazionale di coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri del Cnel - la tragedia di Lampedusa impone un ruolo nuovo all'Ue''. AUMENTANO GLI SBARCHI - Con la Primavera araba nel 2011 in Italia sono giunte in modo irregolare 62.692 persone, provenienti per lo più da Libia e Tunisia; la maggior parte è sbarcata a Lampedusa. Nel 2010 i migranti intercettati lungo le coste erano stati 4.406. Ora, dopo la flessione del 2012, ''è in atto una nuova consistente ondata migratoria''. Dei 21.241 arrivi dei primi otto mesi di quest'anno, la metà risale ai mesi di luglio e agosto. L'incidenza dei profughi siriani è ''relativamente modesta''; la maggior parte dei richiedenti asilo è somala, eritrea, nigeriana, pakistana e afghana. MENO PERMESSI SOGGIORNO, E' COLPA CRISI - Nel 2012 sono diminuiti i permessi di soggiorno rilasciati a cittadini non comunitari: se ogni anno, tra il 2008 e il 2010, il loro numero superava le 500 mila, nel 2012 si sono fermati a 246.760, con una flessione del 25% rispetto al 2011 (331.083) e del 58% rispetto al 2010. La contrazione è dovuta al calo dei permessi per motivi di lavoro, diminuiti dell'81,4% dal 2010 al 2012 (oltre 359 mila nel 2010, 119.342 nel 2011 e 66.742 nel 2012). Più numerosi invece i permessi rilasciati per ricongiungimento familiare: 119.745, pari al 48,5% del totale (43% nel 2011; 30% nel 2010). Il Paese che più ha beneficiato dei permessi di soggiorno nel 2012 è la Cina, con 25mila nuovi permessi (10,1% del totale); seguono i paesi dell'Asia meridionale (20,5%) e dal Nord Africa (15,4%). CRESCE DISOCCUPAZIONE TRA STRANIERI - In un anno, dal 2011 al 2012, il tasso è aumentato di 2,2 punti percentuali. In valori assoluti il numero di occupati stranieri è invece salito, ''seppure - osserva il Censis - a ritmi più contenuti rispetto al passato'': +2,9%, sfiorando i 3 milioni. A metà 2013 gli stranieri che svolgono un'attività imprenditoriale in Italia sono 399.093: +3,6% rispetto al 2012 (385.239). Gli stranieri, che attualmente rappresentano il 7,3% della popolazione italiana (4.387.721 di persone secondo l'ultimo bilancio demografico), rappresentano anche il 13% dell'occupazione nazionale, con un' incidenza elevata nel settore delle costruzioni (21,7%) e dell' agricoltura (15,9%). AUMENTANO CLASSI MULTIETNICHE - Nell'anno scolastico 2011-12 gli alunni stranieri erano 755.939, pari all'8,4% degli studenti iscritti alle scuole italiane, con un aumento rispetto all'anno precedente di 45.767 unità. Per quanto riguarda l'università, gli immatricolati non nati in Italia nel 2009/2010 erano solo il 3,3% (59.515) della popolazione universitaria complessiva.(ANSA).