Pulcinella approda in Amazzonia a bordo di una 'gaiola'
Barca Gaia porta le Guarattelle di Leone sul Rio delle Amazzoni
26 ottobre, 23:27(ANSA) - GENOVA, 26 OTT - Pulcinella approda in Amazzonia. Il Teatro delle Guarattelle di Bruno Leone raggiungerà la prossima settimana gli indios del rio Arapiuns, al confine fra gli stati brasiliani del Pará e Amazonas, e porterà le divertenti disavventure della maschera partenopea ai bambini delle comunità isolate nella regione del medio Rio delle Amazzoni. E lo fará a bordo del Gaia, un tipico barcone di legno di un ex giornalista dell'Ansa, ora pensionato, Oliviero Pluviano, profondo conoscitore dell'Amazzonia e del Brasile. "Sono andato già a portare Pulcinella in Ecuador e nel Chapas messicano, ma non ho mai raggiunto il Rio delle Amazzoni - dice Leone, 68 anni - Mi piacciono moltissimo questi posti lontani perché lì trovi la gente più bella, con dei valori antichi che si stanno perdendo rapidamente nella nostra civiltà moderna. Saremo circondati da un calore umano diverso". Il Gaia, una "gaiola" (gabbia) amazzonica, con due ponti, 8 posti amaca + 3 per l'equipaggio, lunga 15 metri, è impegnato da tempo in un'iniziativa originale che coinvolge i villaggi "ribeirinhos" (ai bordi del fiume): con l'Agência Moby Dick porta avanti dal 2011 il Progetto Fitzcarraldo (www.fitzcarraldo.com.br), portando il cinema alle popolazioni dell'Amazzonia. "Nel luglio scorso - racconta Pluviano, nato a Genova 65 anni fa, per 22 anni corrispondente dal Brasile - abbiamo fatto un lungo viaggio, mostrando le pellicole in un cinema montato in capannoni o all'aria aperta in mezzo alla foresta, in 15 comunità dell'Arapiuns, affluente di sinistra del Tapajós, grande fiume che confluisce a Santarém nel Rio delle Amazzoni. Torneremo sull'Arapiuns per portare ai bimbi e agli adulti, indios e caboclos, le marionette napoletane di Bruno Leone". Il Gaia, dal 29 ottobre fino al 5 novembre, ospiterà a bordo il teatrino di Pulcinella e Teresina, e di altri burattini della tradizione napoletana. Con la troupe andrà anche André Costantin, oriundo italiano del Rio Grande do Sul, uno dei maggiori documentaristi del sud brasiliano. Bruno Leone è un architetto con l'hobby della tradizione antica partenopea delle Guarattelle. "Lo spettacolo sarà tutto in dialetto napoletano - spiega Leone -. Sono stato anche in Polonia, in Romania, in Francia, un pò dappertutto, ma il linguaggio partenopeo, misto ai gesti e allo svolgersi del racconto, è comprensibilissimo: una lingua universale. I bambini si divertono molto: nel Chapas avevo improvvisato un pò di spagnolo, ma il pubblico, a gran voce, ha chiesto di nuovo il napoletano". (ANSA).