(ANSA) -ISERNIA, 24 NOV -Sono arrivati a scuola con un segno
rosso sul viso gli studenti del Liceo 'Cuoco-Manuppella' di
Isernia aderendo, così, alla mobilitazione contro la violenza
sulle donne che precede la Giornata Mondiale, 25 novembre,
fissata dall'Assemblea Generale dall'Onu. Lo slogan del 2018
"Non è normale che sia normale" ha aperto, in ogni aula
dell'Istituto, momenti di riflessione sul femminicidio. In molti
hanno voluto ricordare Stefania Cancelliere, 39enne di Isernia
uccisa dal marito. Altri hanno pianto la morte di Desirée
Mariottini, loro coetanea, uccisa a Roma nel Quartiere San
Lorenzo. Su tutte una domanda: perché? Seguita da silenzi e
ragionamenti che non hanno potuto dare un senso alla violenza,
ma non hanno lasciato posto alla rassegnazione. Tutti si sono
impegnati a diventare 'soldati' schierati dalla parte di chi è
solo e per paura o vergogna non denuncia abusi psicologici o
fisici. Alle 12 l'attività didattica si è fermata per un minuto
di raccoglimento dedicato a chi, cercando l'amore, ha trovato la
morte.
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