Contrastare la grave emarginazione adulta
e la condizione dei senza fissa dimora con un servizio di
'Housing first' nel Comune di Campobasso e interventi su tutto
il territorio molisano; un sistema di 'Welfare mix' che, oltre
alla soluzione abitativa, propone un miglioramento della qualità
di vita con l'obiettivo di far raggiungere o recuperare
l'autonomia personale. L'iniziativa della Regione Molise prevede
"interventi che non hanno precedenti sul nostro territorio -
commentano il presidente della Giunta Donato Toma e l'assessore
Luigi Mazzuto - e sono in continuità con quanto l'Esecutivo ha
fin qui fatto nel settore". Il progetto, nato dalla
co-progettazione tra Regione e Ambito territoriale di
Campobasso, è gestito dall'associazione 'Shomer onlus',
strumento operativo della Caritas di Campobasso. Si rivolge ad
adulti inseriti in strutture di accoglienza, in carico ai
servizi sociali territoriali.
"Non si tratta di un progetto 'spot' - sottolinea Toma - ma
di un'iniziativa che sarà inserita nel nuovo Piano sociale
regionale ormai pronto per essere portato alla concertazione di
tutti i soggetti interessati". "È il coronamento di un percorso
che non si esaurisce qui, ma che vede la messa a sistema di
altre azioni - aggiunge l'assessore Mazzuto - e l'avvio di una
fase successiva per il reinserimento delle persone nel tessuto
sociale". "Mi congratulo con la Regione Molise e con tutti gli
enti attuatori che lavorano in questo campo - commenta
l'arcivescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini -
quello che è stato detto è importante perché ci rende più aperti
e solidali". Emergenza, accompagnamento, rientro nella
condizione ottimale: sono i tre livelli che segneranno il
percorso del progetto. "Abbiamo lanciato un 'sogno' - aggiunge
Bregantini - a cui vorremmo che fossero collegati segni diretti
e specifici".
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