"Non si può continuare a giocare
sulla vita dei cittadini, vergogna". Protesta in Consiglio
regionale del Molise per manifestare disappunto per la paventata
chiusura del reparto di Senologia dell'ospedale 'Veneziale' di
Isernia. Più volte è stato necessario sospendere i lavori
consiliari. In aula il governatore Donato Toma ha letto il
contenuto di una nota del direttore generale facente funzioni
dell'Azienda sanitaria regionale (Asrem), Antonio Lucchetti.
Toma stesso, su indicazione del Consiglio, aveva chiesto di
"sospendere qualsiasi attività di riduzione dei servizi sanitari
nelle more dell'approvazione del nuovo Pos 2019-2021 da parte
del Commissario ad Acta". Secondo la nota, però, le polemiche
non hanno fondamento poiché a Isernia non esiste alcun 'Centro
di Senologia' come definito nelle linee di intesa. "Tale Centro
- si legge - di secondo livello è presente al 'Cardarelli' di
Campobasso". A Isernia "resta l'attività di 1/o livello: visite
specialistiche, ecografiche e chirurgia ambulatoriale".
Le linee guida, riferisce il direttore Asrem nella nota,
prevedono come orientamento un Centro di Senologia ogni 250 mila
abitanti e in Molise, che conta poco più di 300 mila abitanti,
c'è spazio solo per un Centro di secondo livello. Inoltre, "non
risulta mai istituita - testuali parole di Lucchetti riferite in
aula da Toma - un'unità operativa di Senologia all'ospedale
'Veneziale' di Isernia, come si evince dalla documentazione
allegata" in possesso del governatore. "L'espressione 'Centro' -
spiega ancora il dg Asrem - deve essere valutata come
espressione semantica, indicando il concetto di un luogo dotato
di specifiche attività". A Isernia, dunque, "resta l'attività di
primo livello caratterizzata da visite specialistiche,
ecografiche e chirurgia ambulatoriale".
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