Si salva per miracolo dalle macerie della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia, crollata con il terremoto del 31 ottobre 2002, da dove viene estratto vivo, ma a causa di lesioni al midollo è ora costretto su una sedia a rotelle. Riesce, nonostante i problemi di salute, a diventare campione paralimpico di nuoto e a laurearsi a pieni voti alla facoltà di Ingegneria informatica di Ancona il 28 ottobre scorso. Pompeo Barbieri, oggi 25enne, frequentava la terza elementare quel 31 ottobre di 17 anni fa quando, alle 11.32, il tetto crollò sugli alunni. Rimasto per ore sotto le macerie, poi tirato fuori dai soccorritori, non si è mai dato per vinto. Anzi, con grande forza e tanto coraggio si è impegnato fino a raggiungere, negli anni, importanti traguardi nel nuoto, non solo in Italia. Lo scorso 4 marzo ha vinto due medaglie d'oro ai Campionati assoluti invernali di nuoto paralimpico, a Bologna. A San Giuliano di Puglia ha fondato l'associazione "Pietre Vive" insieme agli altri amici sopravvissuti al dramma della 'Jovine' e ora finanzia progetti sociali. Tra una vittoria e l'altra in vasca, Pompeo si è laureato a pieni voti all'Università delle Marche. Ha superato tante battaglie e molte avversità senza mai perdersi d'animo. "Il giovane Pompeo incarna pienamente lo spirito combattivo del popolo sangiulianese - commenta il sindaco del paese molisano, Giuseppe Ferrante - Un ragazzo che, tra le tante difficoltà, ha saputo reagire. Ha raggiunto risultati inimmaginabili in ambito sia accademico sia sportivo. Voglio congratularmi con lui per questo riconoscimento del Presidente della Repubblica e che sia esempio di vita non solo per il Molise, ma per l'Italia intera".