"Nessuno deve perdere il Lavoro, a
causa del coronavirus". E' l'appello lanciato dal vescovo di
Campobasso-Bojano, mons. GianCarlo Bregantini. "Davanti alle
tante vittime della pandemia, dobbiamo impegnarci tutti, come
forze sul territorio, a difendere le nostre famiglie e tutto il
mondo della produzione, dal dramma chiusura. Dobbiamo essere
tutti uniti. Molto più uniti e compatti. Così non sarà il virus
a comandare, ma sarà la nostra solidarietà".
Il vescovo, che è anche il responsabile della Pastorale
diocesana del Lavoro, sottolinea che "quest'anno la festa del
Primo Maggio sarà molto diversa, ad ogni livello. Sarà la festa
dello stare accanto a tutti i lavoratori. Facendo nostre le loro
lacrime, davanti alla paura del domani. Ma la nostra vicinanza
deve essere fattiva, concreta, non di sole promesse. Bisogna
trovare perciò strade che tengano in equilibrio la salute e i
posti di lavoro".
Per mons. Bregantini occorre "esprimere partecipazione e
prossimità a chi ha perso il lavoro; liberare chi vive nel
lavoro nero e precario; rimotivare chi sta già preparandosi a
tornare al suo lavoro".
"Non sia cancellata nessuna attività - è il suo appello -,
grande o piccola che sia, in nessun settore, specie in quelli
più a rischio. Sono tutti settori preziosi per il Molise, terra
bella ed incontaminata, come si è visto anche in questa
pandemia. Ha spezzato il cuore di tutti noi il vedere in questi
giorni la scena della riconsegna, nelle mani del Sindaco, delle
chiavi di tanti locali di ristorazione, bar e servizi alla
persona. E' stato un grido dal profondo! Cancelleremo questa
triste immagine, solo quando questi locali potranno riaprire".
E allora per accedere ai provvedimenti di sostegno occorre
renderli "strumenti accessibili, facili da ottenere, rapidi
nella consegna, tempestivi nell'intervento. Ma soprattutto
efficaci per tutti. Non per avere un'elemosina, ma un sostegno
che permetta di ripartire al più presto, sanando ferite
profonde". Fondamentale infine "una progressiva politica di
regolarizzazione, che dia dignità alle persone".
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