"Nell'area dietro al Pronto
Soccorso di Isernia stanno prendendo le misure per montare una
struttura della Protezione Civile per pazienti Covid, ciò
significa che anche Isernia dovrà diventare ospedale Covid". A
dirlo è il primario del Pronto Soccorso, Lucio Pastore.
"Mi chiedo - prosegue Pastore - se oltre ai posti letto
invieranno anche personale medico ed infermieristico per curare
e seguire questi ammalati Covid". In Pronto Soccorso già sono
attivi 6 posti letto per i pazienti Covid, dove vengono
ricoverati in attesa del trasferimento a Campobasso. "Voglio
ricordare che io - aggiunge Pastore - sono sotto processo per
abbandono di paziente, deceduta, perché in una condizione di
tempesta perfetta dove, con due medici, due infermieri e un
portantino, curavamo una massa di pazienti in Pronto Soccorso,
senza un attimo di respiro per dare possibili risposte a tutti".
"Faccio presente - ricorda il primario - che avevamo più volte
denunciato la pericolosità della mancanza di personale e posti
letto all'azienda, anche al Prefetto e al Procuratore Generale.
Per quella paziente è stato fatto tutto il possibile in quel
contesto, ma io sono stato messo sotto processo. Le
responsabilità politiche di certe scelte non possono essere
pagate dagli operatori. Se già siamo in una carenza bestiale di
personale, chiamate personale militare, Emergency, Medici senza
frontiera, Cubani, cooperative ad alto prezzo che si stanno
organizzando o riassorbite il personale delle strutture private
convenzionate, stabilizzandolo nel pubblico, ma non createci
situazioni di lavoro peggiori di quelle da terzo mondo".
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