In vista del rientro nelle scuole il prossimo 7 gennaio quello che è mancato, in Abruzzo e in Molise, è la cabina di regia con i referenti deputati a decidere come gli assessori regionali ai Trasporti, all'Istruzione e alla Sanità: ad esserne convinto è il segretario di Flc-Cgil Abruzzo e Molise, Giuseppe La Fratta, che lamenta proprio le modalità in cui si è proceduto nelle due regioni a preparare il rientro dopo le vacanze di Natale.
"Avevamo chiesto - spiega La Fratta all'ANSA - una cabina di regia regionale unica che potesse coordinare i vari interventi prefettizi, con un invito specifico, fatto a livello confederale, ai tre assessorati coinvolti e anche al presidente della Regione, e poi interfacciarsi a livello provinciale in una situazione più delineata a chiara, visto che gli interventi a livello di ordinanze, per esempio, hanno carattere regionale.
Poi c'era stata anche la richiesta da parte nostra di essere convocati ai tavoli prefettizi, perchè come sappiamo il Dpcm prevede che ci siano questi tavoli che coinvolgono i sindaci delle città più grandi, gli ambiti territoriali provinciali di aziende di trasporto e le Asl, e che escludono di fatto le organizzazioni sindacali e le scuole. Quindi non c'è una rappresentanza delle scuole nei tavoli, vengono tutte rappresentate dal dirigente dell'Ufficio scolastico regionale e quindi questo mina anche la possibilità di avere una idea un po' più complessiva".
"Per questo motivo gli interventi che sono arrivati sono un po' a macchia di leopardo - prosegue il sindacalista - con alcune zone più avanti di altre: su Teramo ad esempio hanno fatto tre incontri che sappiamo su tavoli prefettizi, altri invece in altre aree di cui non abbiamo notizie. Pertanto la situazione è abbastanza caotica e temiamo che non tutte quante le problematiche che erano state evidenziate possano essere risolte".
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