L'Azienda trasporti molisana
(Atm), "sta recapitando agli autisti provvedimenti disciplinari
consistenti in due giorni di sospensione dal lavoro e dalla
retribuzione. Il tutto è sorto da un apposito ordine di servizio
emesso lo scorso 17 novembre con il quale l'azienda ha imposto
l'obbligo per gli autisti di svolgere, seppur a terra, le
operazioni di vendita e di controllo dei titoli di viaggio". È
quanto si legge in una nota congiunta diffusa dalle
organizzazioni di categoria della Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
"Un'operazione ad estremo rischio contagio da Covid-19 -
affermano - decisa senza adottare nessuna particolare
accortezza e precauzione e che risulta in palese contraddizione
con quanto deciso dal Dpcm del 3 novembre 2020" in materia di
trasporti. Per le organizzazioni sindacali, dunque, si tratta di
"decisioni ed obblighi per i lavoratori che vanno in tutt'altra
direzione rispetto ai provvedimenti del Governo recepiti
peraltro in toto dalle stesse ordinanze regionali. Di fronte al
legittimo rifiuto dei lavoratori che chiedono solo di poter
lavorare in sicurezza - concludono - i provvedimenti
disciplinari agli autisti di Atm, suonano proprio come una beffa
ma soprattutto rappresentano un'ennesima dimostrazione di
prepotenza aziendale". Intanto le segreterie sindacali
regionali si sono rivolte all'assessore regionale ai Trasporti,
Quintino Pallante, e alla Prefettura di Campobasso "affinché si
possa realmente comprendere se tali comportamenti abbiano la
capacità di ritenersi compatibili con 'quell'interlocuzione
collaborativa' e 'quel senso di responsabilità' ampiamente
auspicato e richiamato nel corso della riunione prefettizia
tenutasi lo scorso 4 gennaio".
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