Il suono delle zampogne tornerà a
raggiungere le cime delle Mainarde e a invadere l'intera Valle
del Volturno: Scapoli (Isernia) si prepara per la 46esima
edizione del Festival Internazionale della Zampogna in programma
per il 30 e il 31 luglio prossimi. Il programma di uno degli
eventi estivi più attesi del Molise, dopo il silenzio imposto
alla musica dalla pandemia, è stato presentato in conferenza
stampa nel Chiostro di Palazzo San Francesco a Isernia, presente
anche l'ospite più atteso del Festival: Eugenio Bennato,
fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare.
"Forse non l'ho mai detto prima - ha rivelato Bennato - la mia
mamma è nata a Isernia, dove ha vissuto i primi 4 anni della sua
vita. Ci raccontava di questa città e l'immagine che ci dava era
leggendaria, magica, ricca di fascino". Poi un passaggio sulla
musica popolare e sull'importanza, per la stessa, del binomio
tradizione-innovazione: "Bisogna vivere la tradizione in modo
dinamico e propositivo. La musica popolare esiste in quanto è
viva grazie anche alle contaminazioni". Del programma
festivaliero hanno parlato il vicesindaco di Scapoli, Emilio
Ricci, il consigliere comunale delegato alla Cultura, Stefano
Izzi, e il direttore artistico Christian Di Fiore. Dunque si
comincia alle 11,00 di sabato 30 luglio con l'apertura della
Mostra Mercato e Festival Internazionale della Zampogna a cura
dei Maestri Artigiani di Scapoli. Alle 21,00, in Piazza Martiri
di Scapoli, i concerti della Bandadriatica (Puglia) e di Eugenio
Bennato.
Domenica, invece, la mattina sono previste visite guida al Museo
Internazionale della Zampogna, l'incontro con le Ciaramelle di
Amatrice, seminari, laboratori di Pizzica e un Tavola rotonda su
'Gli strumenti musicali del territorio del Parco nazionale
d'Abruzzo, Lazio e Molise', in serata i concerti degli
Zampognari di Scapoli Libero Arbitrio, Massimo Giuntini, Silvio
Trotta con Alessandro Bruni (Toscana), Maria Moramarco e
Uaragniaun (Puglia).
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