"Finalmente è stato approvato
il Piano di gestione della fauna selvatica, che sollecitavo da
tempo". Così in una nota stampa Vittorio Nola. Il consigliere
regionale del M5s, però, non risparmia critiche all'operato
dell'assessore regionale all'Agricoltura, Nicola Cavaliere, per
un provvedimento che, a detta del pentastellato, arriva con
notevole ritardo. Il Piano punta ad una drastica riduzione dei
cinghiali, prevedendo l'abbattendo dell'80% dei capi in cinque
anni. "Un obiettivo - osserva Nola - che andava perseguito già
da qualche anno, mentre si è perso tempo prezioso. Quando
parlavo di peste suina africana, in occasione del calendario
venatorio 2021-2022 - spiega - l'assessore sembrava quasi
seccato. Ora è diventata l'ennesima emergenza nell'emergenza".
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