In Molise la dispersione
scolastica è al 7,6%, inferiore alla media nazionale mentre i
"neet", i ragazzi 15-29enni che non studiano, non lavorano e non
fanno formazione, raggiungono il 23,1% in Italia ed in Molise
salgono al 27,7%.
I dati sono emersi dal nuovo rapporto "Alla ricerca del tempo
perduto - Un'analisi delle disuguaglianze nell'offerta di tempi
e spazi educativi nella scuola italiana" lanciato, oggi, da Save
the Children, in vista della riapertura delle scuole per il
nuovo anno scolastico.
L'Organizzazione internazionale, impegnata dal 2012 nella
prevenzione della dispersione scolastica e nel contrasto alla
povertà educativa in Italia, chiede di investire il 5% del Pil
per una scuola con tempo pieno, mensa, palestre ed edifici
scolastici adeguati per tutti, e di garantire un impiego mirato
dei fondi Pnrr sui territori con il maggior svantaggio
educativo.
"L'incidenza della dispersione scolastica, nonostante i
progressi compiuti, in Italia resta tra le più elevate in
assoluto - denuncia Save the Children - dopo quella della
Romania (15,3%) e della Spagna (13,3%) ed è ben lontana
dall'obiettivo del 9% entro il 2030 stabilito dalla Ue".
In Molise, nelle province di Campobasso (23,6%) e Isernia
(27,3%), poco più di 1 scuola primaria su 4 è provvista di una
mensa mentre le classi della scuola primaria in cui manca il
tempo pieno sono 699 e l'investimento annuo stimato per
attivarlo è di 12,1 milioni di euro circa.
Save The Children lancia oggi una campagna nazionale insieme al
social media TikTok per sensibilizzare la community:
"sull'importanza di credere nella scuola e nel suo ruolo
fondamentale nella vita di bambini e adolescenti".
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