Il prezzario delle opere edili
2022 adottato dalla Regione a fine luglio dalla Regione non
soddisfa le imprese del settore. Secondo l'Associazione dei
costruttori edili del Molise (Acem) che ha trasmesso una nota
all'ente regionale, "urgono correttivi immediati". Il documento,
spiega il presidente Acem, Corrado Di Niro, "evidenzia che molte
voci di prezzo non risultano affatto rivalutate rispetto alla
realtà di mercato e allo spirito del decreto aiuti che nel
prescrivere entro il 31 luglio l'aggiornamento dei prezzari
regionali intendeva adeguatamente ristorare le imprese nel
fronteggiare gli eccezionali aumenti dei prezzi dei materiali,
dei carburanti e dei prodotti energetici. Con prezzi non
adeguatamente rivalutati - osserva Di Niro - oltre al danno
anche la beffa per molte imprese che dapprima in base al decreto
aiuti si erano viste riconoscere una rivalutazione dei lavori
eseguiti del 20% ed ora a compensazione sono obbligate a
restituire quanto percepito proprio perché il prezzario
regionale contiene prezzi di importi inferiori". Nella nota
l'Acem mette in guardia "dalle serie conseguenze che ciò
comporterà senza correttivi immediati non solo per le imprese,
ma anche per l'economia regionale, tenuto conto delle stime
dell'Ance che prevedono un ulteriore aumento dei prezzi del 35%
con evidente pericolo anche per gli appalti del Pnrr. Occorre un
provvedimento immediato per limitare i danni e per scongiurare
serie ripercussioni sull'economia e sulle opere da appaltare -
conclude il vertice dell'Acem - altrimenti assisteremo a
fenomeni incresciosi che si verificano ogni qualvolta i prezzi
non sono adeguati, come lavori incompiuti, contenziosi
interminabili e quant'altro ci insegna la nostra esperienza nel
settore".
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