(di Lino Venditti Il tormentone sul 'Molise che non esiste' si riverbera anche in ambito sanitario con i medici, anche quelli più giovani, che rinunciano a partecipare ai concorsi banditi dall'Azienda sanitaria regionale (Asrem), da mesi alla continua ricerca di personale da assumere nel proprio organico. Pediatri, ginecologi, specialisti nel servizio di emergenza territoriale 118, anestesisti: sono alcune delle figure professionali che necessitano al Sistema sanitario regionale (Ssr) alle prese dal 2007 con gli adempienti previsti dal Piano di rientro per il riequilibrio del disavanzo sanitario e con il consequenziale blocco del turn over. Una situazione di estrema criticità che ha portato l'Asrem a stipulare convenzioni con altre Aziende sanitarie per l'acquisto di prestazioni specialistiche, ad 'aprire le porte' ai medici in pensione e, per l'emergenza Covid, a giovani medici venezuelani. Il problema della carenza di organici, affrontato dalla Regione Calabria con un accordo per l'arrivo di 500 medici cubani, però, resta. "Se in Molise i concorsi vanno deserti - ha spiegato Michele Iorio, medico, consigliere regionale, ex governatore e Commissario ad Acta per la sanità del Molise - significa che non è attrattivo il Servizio sanitario regionale pubblico, perché disorganizzato, perché i pochi medici sono costretti a svolgere un lavoro che andrebbe espletato con organici più cospicui, i turni sono massacranti e c'è assenza di primari". Una situazione che potrebbe essere migliorata "prima di tutto migliorando il servizio. "A mio avviso bisogna utilizzare l'Università del Molise, aggiunge, attraverso la facoltà di Medicina, per i corsi di specializzazione, oppure stipulare convenzioni con altre università, e fare contratti per la permanenza di almeno cinque anni in Molise. Questo lo può fare la Regione utilizzando specifici fondi. Nello stesso tempo, però, c'è un vero e proprio bisogno di incentivare alcune sedi disagiate come Agnone o i servizi di Pronto soccorso. Credo - ha concluso - che la carenza di servizi fondamentali, quali trasporti e sanità, siano una concausa dello spopolamento del Molise"..
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