(ANSA) - TERMOLI, 06 FEB - "Le opere a terra previste nel
progetto di eolico offshore della Maverick danneggiano il tratto
di spiaggia sud di Termoli, la zona di Rio-Vivo Marinelle".
Così, le associazioni riunitesi ieri nel quartiere sud della
città per dire un corale "no" all'impianto. L'avvocato Laura
Venittelli con la Casa dei Diritti, Domenico Guidotti di
Federcoopesca, l'Assonautica con l'imprenditore Giuseppe
Montesanto, il consorzio TermoMolise Mare con Antonio Di Rocco,
il parco letterario di Guardialfiera con Maurizio Varriano,
l'avvocato Vaccaro per i Discoli del Sinarca, alcuni
rappresentanti della Rete della Sinistra termolese, sono
intervenuti per evidenziare i danni al territorio da parte del
parco eolico progettato in mare, tra i più vasti d'Italia. Non
solo problemi in acqua, ma anche una grave "ferita" a terra con
cavi e centrali a idrogeno. Presenti all'assemblea pubblica
anche numerosi cittadini.
"I pali saranno installati a partire da 9 miglia - hanno
fatto notare gli esponenti delle onlus - e saranno visibili
anche alle Isole Tremiti". Per Venittelli "la centrale a
idrogeno da realizzare nell'area di Marinelle senza tener conto
delle particolarità del territorio danneggia e penalizza
fortemente la costa".
"Al largo di Termoli c'è già la piattaforma di estrazione
petrolifera Campo Rospo mare dove vige il divieto di pesca -
hanno ricordato gli esponenti delle associazioni - Ora anche il
parco eolico. Non è ammissibile. Tra l'altro, uno studio vero di
questo nuovo insediamento eolico non c'è stato".
Intanto, è prevista per fine mese a Roma la Conferenza di
servizi sul progetto della Maverick che prevede l'installazione
di circa 120 pali in acqua. (ANSA).