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Sicurezza: vertice bis Balcani a Trieste

Ministro Minniti con omologhi sei Paesi e polizie

24 ottobre, 12:49
(ANSA) - TRIESTE, 24 OTT - Lotta alla criminalità organizzata, al traffico di droga, di esseri umani e terrorismo sono gli argomenti che verranno trattati nel corso di incontri bilaterali prima e di una sessione plenaria dopo, della conferenza conclusiva del progetto IPA Balcani 2013, sulla sicurezza, cominciata in Prefettura poco prima delle nove.

Al vertice partecipa il ministro dell'Interno Marco Minniti e gli omologhi ministri di sei Paesi balcanici non facenti parte dell'Ue (Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Serbia), vertici delle polizie, rappresentanti delle istituzioni europee, diplomatici.

Questi i ministri dell'Interno presenti: Albania, Fatmir Xhfaj; Bosnia Erzegovina Dragan Mektic; Kosovo Flamur Sefaj; FYROM (Macedonia) Oliver Spasovski; Montenegro Mevludin Nuhodzoc; Serbia Nebojša Stefanovic.

L'incontro segue un analogo vertice tenutosi sempre a Trieste in luglio, cui parteciparono anche primi ministri di vari Paesi.

Da quando è stato avviato il progetto Ipa Balcani 2013, sono state 55 le indagini congiunte in materie di armi, droga e terrorismo, delle quali tre premiate come le migliori da Selec (South East European Law Enforcement Centre) di Bucarest. Sono stati inoltre 383 i criminali arrestati, oltre 4 milioni di euro il valore di beni e denaro sequestrato, insieme con 100 milioni di dollari in banconote false. Per quanto riguarda il traffico di droga, sono state confiscate più di tre tonnellate di sostanze tra eroina, cocaina, marijuana, hashish e droghe sintetiche, oltre a 1.600 piante di cannabis (successivamente distrutte). La Prefettura di Trieste segnala inoltre che sono state sequestrate 50 fra pistole e fucili, di cui sette da guerra con munizionamenti e 380 chilogrammi di esplosivo. Sono stati anche recuperati 3.561 reperti archeologici, un elemento questo che ha fatto scoprire uno degli importanti contatti tra la lotta alla criminalità organizzata e il fenomeno dei foreign fighters che spesso in Europa spacciano beni culturali trafugati. Nell'ambito del progetto rientra anche gli aiuti forniti per l'installazione nella Procura Speciale di Serbia del sistema di gestione dei dati Sidda Sidna, ceduto dall'italiana Dnaa. E' stato anche fornito supporto a centinaia di riunioni operative tra le forze di polizia dei diversi Paesi finalizzate allo scambio di informazioni e che si sono tenuto anche fuori dall'Unione Europea. (ANSA).

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