(ANSAmed) - BELGRADO, 14 GEN - La Serbia ha ripristinato
oggi, dopo 18 anni, il collegamento ferroviario fra Belgrado e
Kosovska Mitrovica, la citta' del nord del Kosovo a maggioranza
di popolazione serba. Una iniziativa che ha suscitato critiche e
proteste da parte delle autorita' di Pristina. Edita Tahiri,
ministro kosovaro responsabile per il dialogo con Belgrado, ha
chiesto alla Ue di intervenire per fermare quello che ha
definito "un treno serbo illegale" che costituisce a suo avviso
una ulteriore provocazione mirante a destabilizzare la
situazione in Kosovo e nella regione. Per Tahiri si tratta di
una "aggressiva ingerenza nella sovranita' statale del Kosovo",
una prova ulteriore che la Serbia non vuole la normalizzazione
delle relazioni con Pristina. Alla partenza stamane del treno
dalla stazione centrale di Belgrado per il settore nord (serbo)
di Kosovska Mitrovica c'era Marko Djuric, capo dell'Ufficio
governativo serbo per il Kosovo. Ai giornalisti ha detto che e'
assurdo parlare di provocazione dal momento che la capitale
serba e' collegata con il Kosovo da decine di line regolari di
autobus sia serbi che kosovari, e che finora non vi e' mai stato
alcun problema. L'eventuale blocco del treno al confine con il
Kosovo (che Belgrado definisce 'linea amministrativa' non
riconoscendo l'indipendenza di Pristina, ndr) per Djuric sarebbe
una violazione dei diritti umani e della liberta' di movimento
delle persone.
Il treno inaugurale partito oggi ha segnato l'avvio del
collegamento dopo la fine della guerra del Kosovo del 1998-1999.
I convogli viaggeranno a regime dalle prossime settimane, con il
prezzo del biglietto a/r inferiore a quello dell'autobus sulla
stessa linea (1.600 dinari rispetto ai 2.800 - 13 euro rispetto
a 22 euro). Il treno era decorato con la bandiera serba e i nomi
di chiese, monasteri ortodossi e città medioevali della Serbia.
(ANSAmed)
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