Serbia, migranti al gelo: 'In centri c'è posto per tutti'
Ministro, 'ma molti rifiutano', sperano in passaggio verso l'Ue
16 gennaio, 16:18"Nei centri di accoglienza c'e' posto per tutti coloro che arrivano in Serbia", ha affermato il ministro, respingendo in tal modo indirettamente le critiche di coloro che lasciano intendere uno scarso interesse delle autorita' serbe nel fornire aiuto adeguato e dignitoso ai migranti in Serbia.
Nei giorni scorsi responsabili a Belgrado hanno respinto con sdegno l'accostamento proposto da alcuni media internazionali fra le code per il cibo fatte in questi giorni dai migranti all'aperto nel gelo di Belgrado e le immagini della Stalingrado del 1943, quando nell'inferno della Seconda Guerra mondiale i prigionieri tedeschi attendevano nel freddo glaciale russo la consegna delle razioni di cibo. I migranti non vogliono andare nei centri per paura di essere registrati e rimandati poi indietro nei Paesi di provenienza. Preferiscono restare all'aperto ma liberi di muoversi e continuare a sperare nel prosieguo in qualche modo (quasi sempre affidandosi ai trafficanti in cambio di denaro) del loro viaggio verso i Paesi del nord Europa.
A piu' riprese il commissariato serbo per l'assistenza ai profughi ha lanciato appelli ai migranti che vivono all'addiaccio nei ripari di fortuna intorno alla stazione di Belgrado affinche' accettino di trasferirsi nei centri riscaldati, dove e' ospitata parte dei circa 7 mila migranti e profughi presenti sul territorio serbo. Finora, ha detto il portavoce del commissariato Ivan Miskovic, ad accettare sono stati non piu' di 400. A occuparsi dei circa 2 mila migranti che ancora resistono al gelo e alle condizioni infernali alla stazione di Belgrado sono ong e organizzazioni umanitarie, in primo luogo la sezione dell'Unhcr e Medici senza frontiere, che mettono a disposizione coperte, vestiario e scarpe invernali, cibo e medicine. Anche tanti privati cittadini belgradesi partecipano ad azioni di solidarieta' donando generi di conforto e di prima necessita'. (ANSA).