Migranti: Ungheria, su quote Tusk ha detto solo la verità

(ANSA) - BUDAPEST - Le quote obbligatorie per il ricollocamento dei richiedenti asilo ''sono inefficaci e divisive, e forzare la migrazione illegale è pericoloso''. Così il ministro degli Affari esteri e del commercio ungherese, Peter Szijjarto, che in una dichiarazione all'agenzia di stampa ungherese MTI ha accolto favorevolmente le parole del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk sulle quote obbligatorie di trasferimento.

Il ministro, si legge in una nota del ministero degli Esteri ungherese, ha accolto con favore il fatto che, ''un leader europeo serio, il presidente del Consiglio europeo, abbia finalmente pronunciato una verità che è già ampiamente nota. La migrazione illegale deve essere fermata, non organizzata'', ha aggiunto il responsabile della diplomazia ungherese. ''Alcuni burocrati di Bruxelles continuano a organizzare e promuovere la migrazione illegale. Ciò mette in pericolo l'Europa e il popolo europeo''.

Dopo la bozza della lettera inviata dal presidente del Consiglio europeo Tusk ai leader dei 28, per guidare la discussione della cena al summit che si apre giovedì a Bruxelles, in cui implicitamente suggerisce di abbandonare il meccanismo previsto dalla proposta della Commissione perché ''inefficace'' e ''divisivo'', secondo Szijjarto ''Donald Tusk viene attaccato in modo vile e ipocrita da coloro che rappresentano da anni la politica di migrazione della Commissione europea, ovviamente fuorviata. Questa politica migratoria - conclude - non ha fatto che mettere in pericolo la vita della popolazione europea''. Le continue ondate di immigrati illegali, ribadisce, ''hanno fornito l'opportunità alle organizzazioni terroristiche di inviare i loro terroristi in Europa. Il risultato è chiaro: negli ultimi due anni, ci sono stati 27 attacchi terroristici sul continente che hanno provocato 330 morti e altri 1.300 feriti''. (ANSA).