(ANSA) - ROMA, 5 GIU - L'epistolario fra Giorgio La Pira
(1904-1977) e Giovanni Battista Montini (1897-1978) viene per la
prima volta messo a disposizione dei lettori; copre un periodo
di tempo che va dal 1930 al 1963. Il lavoro dal titolo "Scrivo
all'amico" (Studium, pag.290, euro 36) nasce grazie all'impegno
dell'Istituto Paolo VI di Brescia, della Fondazione Giorgio La
Pira e dell'Istituto Sangalli per la storia e le culture
religiose, entrambe istituzioni con sede in Firenze. L'edizione
critica, che sarà presentata alla Camera dei Deputati domani 6
giugno, è stata curata da Maria Chiara Rioli e Giuseppe Emiliano
Bonura, borsisti dell'Istituto Sangalli.
Ripercorrere, attraverso più di duecento lettere, la storia
di un'amicizia innervata di spiritualità, filosofia e politica
come quella tra Giovanni Battista Montini e Giorgio La Pira
significa innanzitutto tracciare l'itinerario di una relazione
durata oltre mezzo secolo, dal primo incontro, avvenuto negli
anni Venti, fino alla morte del giurista e politico, il 5
novembre 1977. In particolare, il blocco di lettere raccolto
getta nuova luce su alcuni delicati momenti della vita italiana,
dalla crisi del sistema industriale degli anni '50, con il caso
della fiorentina "Pignone", all'affermarsi di una volontà di
pace oggetto dei convegni fiorentini proposti da La Pira a
Firenze.
"Una nuova chiave di lettura dei decenni centrali del
Novecento italiano e della storia della Chiesa grazie ad un
carteggio ora totalmente svelato. Siamo particolarmente
orgogliosi dello sforzo e dell'impegno portato avanti
dall'Istituto Sangalli di Firenze", sottolinea il presidente
Maurizio Sangalli.
Nel carteggio non mancano le critiche anche se misurate. Non
mancano nemmeno le profezie (o gli auspici): lo scambio di
epistole si arresta alla vigilia dell'elezione del cardinale
bresciano al pontificato. Non prima che La Pira abbia scritto a
Montini "Si vede chiaro la ragione profonda della vicinanza che
il Signore ha stabilito da 40 anni fra di noi: cioè un fine ben
definito: forse questo fine sarà totalmente chiarito quando Lei,
se il Signore così ha disposto, salirà sulla cattedra di
Pietro". Di lì a pochi giorni, il 21 giugno del 1963, questa
profezia di sarebbe avverata, con l'elezione di Montini al
soglio petrino.(ANSA).