(ANSA) - ROMA, 20 LUG - Le imprese estere che lavorano in
Italia (13 mila, lo 0,3% del totale) sono più produttive di
quelle italiane perché investono di più. E' la conclusione a cui
giunge Confassociazioni, promotrice di un ciclo di conferenze su
"Investimenti esteri, risorsa odierna, speranza di domani" volte
ad evidenziare le problematiche di un settore in cui l'Italia è
ancora indietro rispetto agli altri Paesi.
Ogni addetto di imprese estere presenti nel nostro Paese, ha
sottolineato il presidente di Confassociazioni International,
Salvo Iavarone, produce un valore aggiunto di 80 mila euro
contro i 43 mila delle aziende italiane. La maggiore
produttività trova spiegazione "nell'intensa politica di
investimenti che caratterizza le imprese appartenenti a gruppi
esteri - spiegato la confederazione - La lettura va cercata in
una correlazione tra imprese strutturate, di grandi dimensioni,
e le caratteristiche gestionali preferite da operatori
stranieri". I Paesi che investono di più sono Francia e Germania
(18% e 14% del fatturato complessivo), mentre il settore dove
più si investe è il farmaceutico, con l'80% di export operato da
aziende italiane di proprietà straniera. Seguono prodotti
petroliferi, chimica e apparecchiature elettriche. (ANSA).