(ANSA) - ROMA, 31 MAR - Arriva il made in Italy doc. I
prodotti, alimentari e non solo, dovranno essere tutti
identificabili con un apposito codice, a garanzia dei
consumatori e dei produttori: lo prevede il testo unico
approvato dall'Aula della Camera con lo scopo di migliorare
l'accesso alle informazioni che consentano la tracciabilità dei
prodotti, così da promuovere il diritto all'informazione dei
consumatori e tutelarne gli interessi e la salute.
Il testo, che è stato approvato a Montecitorio con la sola
astensione di M5S e senza voti contrari ed ora passa al Senato,
prevede l'introduzione di sistemi di tracciabilità mediante
l'uso di codici non replicabili, finanziati grazie a degli
appositi contributi. Si tratta di un "sistema volontario di
autenticazione e di tracciabilità dei prodotti", che consenta al
consumatore di conoscere l'effettiva origine dei beni che
acquista attraverso adeguate informazioni sulla qualità e sulla
provenienza dei componenti, delle materie prime, sul processo di
lavorazione delle merci e dei prodotti intermedi e finiti.
Queste informazioni saranno collegate a un codice identificativo
non replicabile, che conterrà riferimenti, riscontrabili anche
per via telematica, ai dati del produttore, dell'ente
certificatore della filiera del prodotto, dei distributori che
fornisce il sistema di codici identificativi, nonché
l'elencazione di ogni fase di lavorazione. Il codice, spiega la
relatrice Caterina Bini (Pd) "consisterà in un segno unico e non
riproducibile, ottimizzato per il sistema mobile e le sue future
evoluzioni e per le applicazioni per smartphone e tablet e i
loro futuri sviluppi tecnologici". Dando vita ad un sistema di
tracciabilità con tre peculiarità: "consente a tutti i cittadini
un'informazione puntuale, trasparente e dettagliata sui
prodotti, evita contraffazioni e frodi e consente alle imprese
di garantire la qualità dei prodotti e dei materiali attraverso
un sistema in grado potenzialmente di promuoverne la diffusione
sui mercati globali".
I contributi possono essere attribuiti a micro, piccole e
medie imprese, a distretti produttivi, a forme aggregative di
imprese, quali consorzi, anche in forma di società, a
raggruppamenti temporanei di impresa, a contratti di rete, alle
start-up innovative, nonché a imprese agricole e della pesca,
fino ad una quota pari a 20 milioni di euro. Previste poi delle
sanzioni: sarà punito in base all'articolo 517 del codice
penale, che sanziona il diritto di vendita dei prodotti
industriali con segni mendaci, "chiunque appone a prodotti
destinati al commercio i codici di cui alla presente legge, che
contengano riferimenti non corrispondenti al vero, ovvero pone
in vendita o mette altrimenti in circolazione i medesimi
prodotti".