(ANSA) - ROMA, 12 LUG - Nel 2015 il volume delle entrate
delle imprese sociali in Italia è stato pari a 20,6 miliardi di
euro. E, secondo un'indagine, il 37,2% delle cooperative pensa
di poter incrementare le proprie attività nel 2016, ottenendo a
fine anno una crescita media del 3,6%. Sono i dati anticipati
oggi dall'Osservatorio Isnet sull'Impresa sociale in Italia.
"Attraverso i decreti legislativi" della riforma del Terzo
settore - ha affermato il sottosegretario al Lavoro e alle
Politiche sociali, Luigi Bobba, durante una conferenza stampa
alla Camera - "pensiamo di prevedere un meccanismo di incentivi
per le imprese che vanno verso l'innovazione sociale", come oggi
avviene "per chi investe sulle start up innovative
tecnologiche", per le quali "è previsto tra il 19-26% di
deduzione e detrazione sull'investimento di capitale". Incentivi
allo studio anche per "chi reinveste in nuove attività
dell'impresa, come già accade per le imprese ordinarie".
Al momento - è stato spiegato durante la conferenza - le
imprese sociali ex lege sono 1.053, ma con la riforma del Terzo
settore, che sancisce lo status di diritto di impresa sociale a
tutte le cooperative sociali e ai loro consorzi, il numero
salirà almeno fino a 15.100. Con la riforma - osserva l'Isnet -
prendono il via contaminazioni tra il profit e il no profit,
"che - afferma la presidente e responsabile dell'OSservatorio,
Laura Bongiovanni - fanno bene all'economia sociale". Tra le
Cooperative intervistate il 28,4% è favorevole all'ingresso di
nuovi attori proprio per gli effetti di contaminazione positiva,
il 35,8%, al contrario, teme l'innescarsi di meccanismi
competitivi che assumono la veste sociale prevalentemente per
motivi opportunistici. Nel gruppo dei riformisti però - osserva
l'Isnet - le perfomance economiche sono migliori, così come
anche gli indicatori di innovazione e degli assetti
occupazionali.
Le imprese sociali in Italia, ricorda l'Osservatorio,
impiegano 735 mila addetti. In termini di inclusione lavorativa,
il sistema occupa 67.100 soggetti svantaggiati. Il 27,6% delle
cooperative intervistate ritiene che nel corso del 2016 il
proprio personale potrebbe aumentare. "Da cinque anni
l'occupazione in questo settore è costantemente in crescita", ha
concluso Bongiovanni. (ANSA).