(ANSA) - CATANIA, 19 APR - A Resuttano, in provincia di
Caltanissetta, nasce un esempio di economia circolare con l'
attivazione di un impianto di biogas da 100 KW in grado di
valorizzare scarti e sottoprodotti delle produzioni
agroalimentari tipiche mediterranee. Lo scrive stamane il
quotidiano "La Sicilia" di Catania. Ad aver accettato la sfida è
l'azienda agricola Monaco di Mezzo, facendo salire a tre il
numero delle imprese in Sicilia che hanno deciso di puntare
sulla digestione anaerobica e di creare un modello, anche
nell'Isola, basato sul paradigma innovazione, qualità, tutela
per l' ambiente e rispetto della tradizione e capace trasformare
ogni scarto in una risorsa. Un sistema che utilizza pastazzo,
sulla, siero, pollina, sansa, ma anche letame, che diventano a
loro volta digestato.
Gli impianti a biogas - il combustibile che si produce
durante la fermentazione di materiale organico in assenza di
ossigeno - rappresentano in Italia la vera rivoluzione verde che
ha già generato oltre 1.300 impianti agricoli, 4 miliardi di
investimenti oltre 10 mila occupati. Così, anche in Sicilia
nasce la filiera del biogas che ha un potenziale da 5,6 miliardi
di euro di investimenti entro il 2030, e 10 mila posti di lavoro
altamente qualificati.
Il digestato, ridistribuito sui terreni quale ammendante e
fertilizzante organico, chiude il ciclo biologico e produce una
base importante per la bio - fertilizzazione dei suoli, evitando
così la loro desertificazione e migliorando le produzioni
agricole. L' impianto a biogas, dunque, "non come fine, bensì
come mezzo" per rendere stabile un'innovativa gestione dell'
agricoltura tradizionale che punti sulle produzioni autoctone e
caratteristiche del territorio.(ANSA).