(ANSA) - PERUGIA, 27 GEN - I ripetuti terremoti tengono
lontani i turisti non soltanto dalla Valnerina (meno 100 per
cento) ma anche dal resto dell'Umbria (meno 30 per cento su base
regionale): lancia l'allarme la Camera di commercio di Perugia.
"Tutti i settori turistico-ricettivi e il vasto indotto
commerciale in Umbria sono in grave difficoltà. A rischio
collasso le imprese nelle aree terremotate, ma anche lontano dal
cratere riscontriamo effetti pesantissimi", dice il presidente
dell'ente camerale perugino, Giorgio Mencaroni.
Da lui la richiesta di "accelerare gli interventi di sostegno
alle imprese nelle aree terremotate: nessuno deve chiudere,
neanche temporaneamente. E occorre arrivare al riconoscimento
del danno indiretto, anche questo molto grave, che stanno
subendo le imprese operanti nel resto dell'Umbria".
Mencaroni - in una nota - spiega che nel novembre scorso
(dopo la scossa del 30 ottobre) in Valnerina gli arrivi di
turisti "si sono praticamente azzerati, facendo segnare un calo
del 94,5 per cento rispetto all'anno precedente. Meno vistoso,
ma comunque pesantissimo l'arretramento anche nelle aree più
distanti dall'epicentro, con un meno 30 per cento degli arrivi
verso l'Umbria, comprese le aree assolutamente non toccate dal
terremoto".
Dal presidente della camera di commercio perugina arriva
infine la richiesta "di una diversa comunicazione, media e
social: non si può continuare ad identificare l'intera Umbria
come un grande cratere sismico. E' del tutto evidente che così
non è: dunque servono incisive azioni promozionali che
contrastino questa erronea visione". (ANSA).