(ANSA) - MILANO, 22 NOV - La giustizia alternativa al
tribunale in Italia tocca quota 275 mila liti gestite nel 2016
per un valore di circa 26 miliardi di euro. Sono i dati del
Rapporto ISDACI (Istituto per lo studio e la diffusione
dell'arbitrato e del diritto commerciale internazionale)
presentato oggi in Camera di commercio a Milano. "La soluzione
delle controversie - per Massimo Maria Molla, presidente ISDACI
- è spinta dalla mediazione, ma mantiene dei livelli di utilizzo
da rafforzare con iniziative formative e conoscitive diffuse".
"Quest'anno il rapporto ISDACI si arricchisce di una case
history incentrata su Cosenza - ha dichiarato Klaus Algieri,
presidente della Camera di commercio di Cosenza -. Portiamo la
nostra esperienza di soluzione di controversie come esempio di
qualità a servizio di imprese e consumatori".
In prevalenza si tratta, tra mediazione tra cittadini e con
le imprese, di 184 mila casi, con un valore medio per ognuna di
140 mila euro. Per Corecom-telecomunicazioni ci sono inoltre 90
mila liti per 31 milioni di euro in tutto l'anno. L'arbitrato
tocca circa mille casi, del valore medio di 184 mila euro.
Cresce il peso della mediazione volontaria scelta da cittadini e
imprese invece del tribunale, ora è il 9% rispetto all'8% del
2015. Bene anche la mediazione disposta dal giudice, all'11%,
+6%. Secondo il presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano
Remo Danovi: "Gli avvocati possono essere protagonisti della
riforma del sistema. Cresce la negoziazione assistita, l'accordo
tra due parti, raggiunto tramite gli avvocati, che ha effetti
paragonabili a quelli della sentenza, che contribuisce a dare
vita a quella che io ormai definisco la giurisdizione forense".
Per quanto riguarda gli arbitrati internazionali, la gestione
esclusiva è delle Camere di commercio e Milano è prima tra le
Camere di commercio per arbitrati. "Promuoviamo - secondo Marco
Dettori, presidente della Camera Arbitrale, azienda speciale
della Camera di commercio di Milano - la diffusione della
conoscenza e l'uso di questi strumenti che permettono a imprese
e cittadini di avere accesso a una giustizia più veloce".
Gli organismi di mediazione sono concentrati a Roma, Napoli,
Milano, Salerno, Torino e Caserta. "Il sistema camerale
rappresenta ancora la rete di riferimento per le ADR - afferma
Tiziana Pompei, vice segretario generale Unioncamere Nazionale
-, come dimostra l'andamento positivo del numero degli accordi
conclusi, la loro durata media, il valore dei procedimenti
gestiti".
(ANSA).