(ANSA) - ANCONA, 6 MAR - Un'impresa su cinque, nelle Marche,
è guidata da donne. Secondo l'Osservatorio sull'imprenditoria
femminile di Unioncamere-Infocamere, a fine 2018 le aziende con
una prevalente presenza di donne erano 39.124, il 23% delle
circa 170 mila imprese registrate nella regione. Una quota che
pone le Marche alla metà della graduatoria nazionale, che vede
in prima posizione il Molise con il 27,8% di aziende femminili,
con un dato maggiore della media del 21,9%.
Uniforme l'incidenza provinciale, con Ancona al 23,5%,
seguita da Fermo (23,4%), Macerata (23,3%), Ascoli Piceno
(22,2%) e Pesaro Urbino che scende al 21,7% sul tessuto
imprenditoriale. Al terzo trimestre 2018, il 94,8% delle aziende
era costituito da micro imprese, con un numero di addetti
inferiore a dieci. Le imprese femminili marchigiane sono
presenti in numeri assoluti consistenti nei settori tradizionali
ad esclusione delle costruzioni, 'impermeabile' alla presenza di
donne. Nel commercio, al fine 2018, erano 9.275, 7.699
nell'agricoltura, silvicoltura e pesca e 4.710 nelle
manifatture. Settori che radunano i maggiori numeri di imprese,
a prescindere dalla natura femminile o meno delle stesse.
I tassi di femminilizzazione caratterizzano, invece, il
terziario, nelle attività di servizi (4.015 imprese femminili;
56,1%), sanità e assistenza sociale (383; 41,3%) e istruzione
(184; 31,2%). Seguono le attività dei servizi di alloggio e
ristorazione, l'agricoltura e il noleggio, agenzie di viaggio e
servizi di supporto alle imprese.
"Nelle Marche un'impresa su cinque è al femminile - dice
Marta Mattioni, imprenditrice e componente della Giunta della
Camera di Commercio delle Marche -, conforta sapere che donne,
anche giovani, credono ancora nell'imprenditorialità in
particolare nei settori del turismo, dei servizi e in quello
agricolo". Tra le caratteristiche interessanti di questo mondo,
aggiunge, c'è "la presenza più consistente al suo interno sia di
imprenditoria giovanile, oltre 4 mila le imprese guidate da
under 35, sia di imprenditoria straniera rispetto a quelle che
si possono osservare nell'ambito dell'intero tessuto
imprenditoriale, attorno al 10% del totale". Per le imprese
femminili, rimarca Mattioni, "la forma d'impresa individuale è
molto più diffusa che nel totale di tutte le imprese": 65,2%
nelle Marche, 62,8% in Italia. Un Dato che mostra "la difficoltà
a strutturarsi in una forma giuridica più evoluta e quindi nel
crescere. Su questo bisogna lavorare per non lasciare indietro
una realtà come quella dell'imprenditoria femminile, vivace e
che potrebbe esprimere molto di più".(ANSA).