(ANSA) - VIAREGGIO (LUCCA), 10 FEB - Una cresciuta
complessiva del 2,9%, ancora inferiore dell'1% rispetto ai
livelli pre-pandemia, grazie a un aumento delle esportazioni del
14%, superiore al +11% a livello toscano, recuperando oltre 1
miliardo di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente. E' la fotografia sulla "salute" economica delle
province di Lucca, Massa Carrara e Pisa, che emerge da un
rapporto presentato oggi a Viareggio (Lucca) dalla Camera di
commercio Toscana nord ovest con la collaborazione di Isr -
Istituto di studi e ricerche, azienda speciale della Cciaa. A
illustrare il report il presidente dell'ente camerale Valter
Tamburini alla presenza di rappresentanti delle istituzioni
locali ed economiche delle tre provincie.
Sul fronte della ricchezza prodotta nelle singole province,
spiega una nota, Massa-Carrara ha messo a segno una crescita del
3,9%, Lucca è risultata poco dietro, al +3,7%, mentre Pisa ha
faticato di più, con un +1,9%. La crescita del valore aggiunto
della Toscana viene segnalata da Prometeia nel 2022 al +3,2%.
Anche per quanto riguarda l'export gli andamenti sono
differenziati: Lucca +19,7%, Pisa +22,3%, mentre Massa-Carrara
registra una flessione dell'8,4% a causa del ciclo produttivo
pluriennale di una importante impresa della meccanica. Tra i
distretti produttivi più importanti dell'area, in crescita a
Lucca quello cartario (pasta-carta +89%, articoli di carta e
cartone +52%) e dei metalli (+28%), a Massa-Carrara quello
lapideo (lapideo lavorato +22%, grezzo +2%), e a Pisa le due-tre
ruote (+19%), la concia (+17%), la chimica (+66%) e la
farmaceutica che ha raddoppiato i valori dell'anno precedente.
In calo invece l'export di navi e imbarcazioni a Lucca (-8%, pur
mantenendosi su valori storicamente molto elevati), i macchinari
a Massa-Carrara (macchine generali -20%, altre macchine -39%) e
a Pisa (macchine generali -3%). Nel 2022, gli andamenti delle
imprese nell'area sembrano essere stati abbastanza favorevoli
(+0,5%) e quasi in linea con la media regionale (+0,6%).
Tendenzialmente aumentano le imprese di costruzioni mentre è in
contrazione il commercio. Sul fronte del mercato del lavoro,
l'indagine sui fabbisogni occupazionali Excelsior ci segnala che
le imprese dell'area hanno programmato assunzioni nel 2022 per
quasi 81mila lavoratori, 10mila in più rispetto all'anno
precedente, ma con un mismatching tra domanda e offerta di
lavoro sempre più accentuato. (ANSA).