(ANSA) - VENEZIA, 18 FEB - Sui crediti derivanti da bonus
edilizi "l'intervento degli Enti locali avrebbe garantito
liquidità alle imprese del territorio, alleggerendo allo stesso
tempo l'impegno delle banche e consentendo a queste ultime di
programmare nuovi investimenti a favore del tessuto
imprenditoriale locale. Lo stop imposto dal Governo ha invece
congelato sul nascere questa ipotesi, con una misura drastica,
che rischia di mettere seriamente in difficoltà famiglie e
imprese". Lo afferma in una nota il presidente di Unioncamere
del Veneto, Mario Pozza.
Secondo Pozza, il decreto "arriva senza aver individuato
soluzioni, lasciando nella totale incertezza tanto i cittadini
che avevano investito in ristrutturazioni, quanto le aziende del
comparto edilizio. Le imprese, in particolare quelle più piccole
che hanno lavorato con lo sconto in fattura convinte di poter
cedere il credito alle banche a prezzi convenienti, erano già
state penalizzate dal blocco della cessione. Ora si trovano
ulteriormente in difficoltà, perché l'aspettativa di una
riapertura delle cessioni alle banche o agli enti pubblici è
venuta meno".
"Gli Enti locali avrebbero invece ridato fiato e liquidità -
continua Pozza - consentendo di superare il blocco dei crediti
congelati e il problema, transitorio ma non per questo meno
grave, di crisi di liquidità. Ci auguriamo che ci sia la volontà
per trovare soluzioni per superare questo nodo e non mettere a
rischio, oltre alla fiducia dei cittadini, la sopravvivenza di
una filiera che, per chi non lo sa, conta oltre 70
professionalità diverse e più di 47.000 imprese in Veneto".
(ANSA).